52mo Karlovy Vary International Film Festival - Pagina 10

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52mo Karlovy Vary International Film Festival
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Breking NewsBreaking News (Ultime notizie) della rumena Iulia Rugina affronta un tema di grande importanza nel mondo della comunicazione odierna: la corsa delle televisioni, ma non solo di queste, a dare le notizie prima degli altri anche a costo di mettere a rischio la sicurezza dei propri inviati o di fornire informazioni destinate ad essere smentite di lì a poco. Il film inizia con una mini - troupe, un cameramen e un giornalista, che accorre in una fabbrica ove si è verificato uno scoppio. I due s’intrufolano fra i soccorritori e le macerie, senza alcuna autorizzazione o cautela. Una seconda esplosione li colpirà in pieno uccidendo l’addetto alla cinepresa e ferendo seriamente il collega. A questo punto i responsabili della rete, valutati i rischi legali del caso, decidono di spostare il giornalista ad un incarico apparentemente più tranquillo: dovrà registrare una serie di interviste da utilizzare per un necrologio del collega da mandare in onda il giorno del funerale. Compito apparentemente di routine, ma che si scontra subito con la decisione dei parenti, in particolare della giovane figlia, di non prestarsi alla bisogna. Il giornalista cerca in ogni modo di convincere la ragazzina e, alla fine, ci riesce. Tuttavia per ottenere il risultato ha compiuto un percorso che ha rivelato la vera personalità, sociale e familiare, del defunto. Un tragitto che ha finito con mettere in discussione anche le sue certezze. È davvero un bel film dalle cui sequenze s’intravvede un mondo e un groviglio di problemi che vanno ben oltre i confini della Romania. È una prova aggiuntiva della forza di questa cinematografia e della sua capacità di tenere banco sulle situazioni più difficili e comuni al nostro mondo.
Il piccolo crociatoKrižácek (Il piccolo crociato) del ceco Václav Kadrnka è stato realizzato anche con il sostegno della regione Sardegna, ove sono state realizzate alcune sequenze. È una storia, vagamente ispirata alla crociata dei fanciulli, una serie di eventi, in parte documentati e in parte mitici, avvenuti nel 1212 e che ebbero un esito tragico con l’annegamento di una parte dei crociati in erba nei pressi dell'Isola di San Pietro, in Sardegna, mentre gli altri furono venduti dai mercanti di Marsiglia, a cui i giovani guidati dal pastorello francese dodicenne Stefano, ad alcuni commercianti musulmani che ne fecero degli schiavi. Nel film il regista sposta l’attenzione sul rapporto fra il cavaliere Bořek e il piccolo Jan che il crociato considera un figlio e che ricerca per campagne e villaggi dopo che è scomparso. In questo modo il fulcro del film diventa quello del rapporto fra padre e figlio, meglio fra adulto e discepolo. Il tutto realizzato con una fotografia che sfrutta sino in fondo la suggestione del paesaggio e un racconto che fa dei silenzi uno dei punti espressivi di maggior forza. In altre parole un prodotto di alto livello espressivo ma in cui non mancano i compiacimenti e il gusto per la narrazione fine a sé stessa.

U.R.