54mo Karlovy Vary International Film Festival

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media28 giugno – 6 luglio 2019

sito web:http://www.kviff.com/en/homepage

Karlovy Vary, (in tedesco Karlsbad, letteralmente Terme di Carlo) è una città della Repubblica Ceca che trae il nome dall'imperatore Carlo IV di Lussemburgo che la fondò nel 1370. Oggi è una grande località termale, la principale delle tre che compongono il triangolo del benessere (le altre due sono Mariánské Lázně – cinematograficamente più nota col nome tedesco di Marienbad - e Františkovy Lázně). La città è posta a pochi chilometri dalla frontiera con la Germania per cui è una delle mete del turismo tedesco. Qui dal 1948, ma la fondazione data dal 1946, si tiene un Festival internazionale del cinema che è più importante nella Repubblica Ceca e uno dei maggiori appuntamenti cinematografici mondiali. Il programma propone ogni anno una dozzina di film che partecipano alla competizione, oltre a qualche altro fuori concorso.

 

L’edizione 2019 porta il numero 54 e presenta, nella sezione competitiva :

The August Virgin (La virgine d'agosto) di Jonás Trueba, Spagna.
Bashtata (Il padre) di Kristina Grozeva e Petar Valchanov, Bulgaria / Greecia.
Polsestra (Sorellastra) di Damjan Kozole, Slovenia / Macedonia / Serbia.
Küçük şeyler (La bella indifferenza) di Kıvanç Sezer, Turchia
Lara  di Jan-Ole Gerster, Germania.
Nech je svetlo (Che la luce sia) di Marko Škop. Repubblica Slovacca/Repubblica Ceca.
El hombre del futuro (L'uomo del futuro) di Felipe Ríos, Cila / Argentina.
Monsoon (Monsone) di Hong Khaou, Gran Bretagna.
Ma sai ke shao nü (Ritratto a mosaico) di Zhai Yixiang, Cina.

Oda sa wala (Ode al nulla) di Dwein Baltazar, Filippine.
Patrick (Patrick) di Tim Mielants. Belgio
To the Stars (Verso le stelle) di Martha Stephens

La sezione l’est dell’ovest riservata alle produzioni dei paesi meno conosciuti comprenderà:

Shpia e Agës (La casa di Agata) di Lendita Zeqiraj, Cossovo / Croazia / Francia / Albania.
Arest (Arresto) di Andrei Cohn, Romania.
Byk (Il Toro) di Boris Akopov, Russia.
Tiché doteky (Un certo tipo di silenzio) di Michal Hogenauer, Repubblca Ceca/ Olanda / Lettonia.
Akher Ziyarah (Lultima visita) di Abdulmohsen Aldhabaan, Arabia Saudita..
Mamonga di Stefan Malešević, Serbia / Bosnia Herzegovina / Montenegro.
Moi dumki tikhi (I miei pensieri sono sileziosi) di Antonio Lukich. Ukraina.
Nova Lituania di Karolis Kaupinis, Lituania.
Görülmüştür (Approvato dal censore) di Serhat Karaaslan, Turchia, Germania, Francia.
Skandinaavia vaikus (Silenzio scandinavo) di Martti Helde, Estonia / Francia / Belgio.
Hluché dni (Giorni silenziosi) di Pavol Pekarčík, Repubblica Slovacca, Repubblica Ceca.
Zizotek di Vardis Marinakis, Grecia.