54mo Karlovy Vary International Film Festival - Pagina 12

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54mo Karlovy Vary International Film Festival
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thumbnail 00101SHFSonya, una donna di mezza età, vive gestendo una piccola e malandata impresa di pompe funebri filippina e badando alle esigenze del vecchio padre. A lei Dwein Baltazar ha dedicato Oda sa Wala (Ode al nulla), un film zeppo d’inquadrature fisse che ne radiografa la miseria della vita. Rinchiusa quasi per intero fra le mura della casa-ufficio a contatto con clienti miserabili e un padrone di casa al limite del mafioso, quando questi chiede un amento dell’affitto la donna piomba in una depressione senza via d’uscita. Prima, per alleviare la sua solitudine si era ridotta ad avere per compagnia la salma, depositata e non più reclamata, di una vecchia forse uccisa da maldestri rapinatori. Nulla è chiaro nel film in cui molte cose sono appena accennate e ben pochi personaggi definiti in modo netto. Probabilmente il regista voleva descrivere una storia di solitudine sino alla pazzia, ma se questo era l’intento il risultato appare ben poco definito. Le immagini dei dolenti che tirano su prezzo di bare e cestini di fiori delineano un mondo miserabile emarginato economicamente e insensibile umanamente.
toStarTo the stars (Verso le stelle) dell’americana Marha Stephens ci riporta negli Usa degli anni sessanta, appena terminata la guerra di Corea che ha lasciato molti segni. È in un paese profondamente intollerante in cui si svolge il dramma di una ragazzina angariata dai compagni di scuola, ma difesa da un’ultrà giovane che si rivelerà non meno disturbata. È una stagione incerta marcata da relazioni che sfiorano l’omosessualità e suscitano la violenza degli altri, un ritratto impietoso della provincia contadina profonda in cui non c’è spazio per la tolleranza. Un film apprezzabile per essere rigorosamente girato in bianco e nero ad aggiungere una nota di realismo ad una ricostruzione per altri versi apprezzabile.
Con quest’opera si è chiusa la rassegna dei film in concorso che quest’anno non ha presentato titoli di forza assoluta, ma nel complesso si è ben difesa rispetto all’insieme della programmazione, confermando l’interesse e la forza di questo festival.

(U.R.)