02 Luglio 2010
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45mo Karlovy Vary International Film Festival |
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Domenica 4 luglio Terzo giorno.
L'Enfance du Mal (Linfanzia del male) di Olivier Coussemacq ha al centro la figura della quindicenne Céline, decisa a vendicare lingiusta condanna inflitta alla madre che si è assunta la responsabilità delluccisione del marito e padre che aveva molestato sessualmente la figlia. In realtà è stata la giovane a uccidere, ma ladulta si è assunta ogni colpa per mettere al riparo la sua vita futura della giovane. La ragazza fugge dalla casa - famiglia in cui è rinchiusa, ritrova il giudice che ha condannato la madre, lo fa innamorare, distrugge la sua famiglia e lo ricatta sino a costringerlo a far rilasciare la reclusa, garante lex moglie del magistrato, attivista di un movimento per la difesa delle donne. Così raccontato il film appare un melodramma abbastanza vecchio stile e tale è, anche se lo salva la bella interpretazione della giovane Anaïs Demoustier che riesce dare al personaggio di Céline una sfumatura dinnocenza e ambiguità che rendono la storia meno romanzesca e sicuramente attuale.
La Mosquitera (La zanzariera) dello spagnolo Agustí Vila radiografa una crisi coniugale con i coniugi che si tradiscono vicendevolmente - lei con un adolescente compagno di scuola di suo figlio, lui con una donna di servizio straniera - per poi ritornate assieme, riconciliati con il rampollo e con i numerosi cani che questi porta a casa quasi ogni giorno. E un film che vorrebbe radiografare la difficoltà del vivere e la complessità delle relazioni fra genitori e figli, ma che scivola nella commediola banale infarcita di personaggi assai poco definiti e ancor meno credibili.