02 Luglio 2010
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45mo Karlovy Vary International Film Festival |
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Sabato 3 luglio Secondo giorno.
Kuky se vraci (Kooky) di Jan Svěrák è un film di pupazzi ed esseri umani che racconta una storiella, a vago sfondo umanitario ed ecologico, basata su un pupazzetto caro a un ragazzo ammalato dasma cui la mamma lo sottrae ritenendolo pericoloso per la polvere di cui è impregnato. La donna lo getta nell'immondizia, ma il bambino immagina che il giocattolo diventi protagonista di una favola popolata da cattivi custodi delle discariche pubbliche, viste come una sorta di lager, e di pupazzi buoni anche se dall'aspetto mostruoso che tutelano i diritti delle piante e degli animali che vivono nel bosco. Una favoletta destinata ai più piccoli, ma che piace anche ai grandi, almeno a giudicare dalle risate che hanno accompagnato la proiezione pubblica. Un racconto morale costruito con professionalità, ma che non va oltre questo livello.
Dos hermanos (Fratello e sorella) dell'argentino Daniel Burman è il classico film per attori, in questo caso Graciela Borges e Antonio Gasalla. E' il ritratto, desunto dal libro Villa Laura (2010) di Sergio Dubcovsky, di un fratello e una sorella sessantenni, single nonostante l'età, che si odiano, imbrogliano, ma non riescono a separarsi. E' la donna, in particolare, a fare brutti scherzi al fratello, che subisce sin quasi al masochismo, si ribella solo quando non ne può più, ma non riesce a recidere il legame con lei. Un testo in cui, come si è detto, le doti recitative la fanno da padrone, facendo scorrere la vicenda, tutt'altro che originale, in modo piacevole e mettendo in risalto le capacità professionali di regista e interpreti.
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