Festival di Cannes 2008

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Festival di Cannes 2008 - Giorno per giorno.
14-25 maggio 2008

sito ufficiale: http://www.festival-cannes.fr/en.html
  


ImageFestival di Cannes 2008 - Giorno per giorno.
14-25 maggio 2008

sito ufficiale: http://www.festival-cannes.fr/en.html
 
 
Martedì 13 maggio – Prima del primo giorno.
Dopo il tentativo di edizione megagalattica in occasione del 60mo anniversario, il Festival di Cannes sembra voler ritornare alla normalità. Una normalità molto forte, visto che questa manifestazione si è ormai affermata coma la più importante del mondo, il vero polo attorno cui ruotano tutte le problematiche del cinema, da quelle culturali a quelle economiche, da quelle produttive a quelle legate alla scoperta di nuove aree o tendenze. Non è un caso se i responsabili della manifestazione, il presidente Giles Jacob e il giovane direttore artistico Thierry Fremaux, sono oggi fra gli uomini che più contano in questo campo. Le loro scelte determinano lo sviluppo e il consolidamento d’intere cinematografie, come testimoniato, ad esempio, dalla vittoria, lo scorso anno, del film rumeno 4 mesi, 3 settimane e 2 giorni (4 luni, 3 saptamini si 2 zile) il cui successo ha rilanciato l’intera cinematografia di quel paese. La presentazione e la vittoria di questo film testimoniano come i dirigenti della manifestazione dispongano di una curiosità e un’attenzione al nuovo non banali. Certamente, un’imponente manifestazione come il Festival du Cinema non può muoversi con l’agilità tipica di rassegne più leggere come il Festival di Torino, né può addentrasi in territori troppo sconosciuti come fanno le varie Settimane Internazionali della Critica, quella di Venezia in modo particolare, gestite da critici e tese istituzionalmente alla ricerca del nuovo che s’avanza. Nonostante questi limiti istituzionali la manifestazione francese si è affermata da tempo per equilibrio, intelligenza e gusto per il nuovo. Ovviamente ci sono autori che qui trovano la loro casa più che da altre parti, fra di loro segnaliamo, quest’anno, i due italiani in concorso: Matteo Garrone (L’imbalsamatore, 2002 – Primo amore, 2004) e Paolo Sorrentino (L'uomo in più, 2001 - Le conseguenze dell'amore, 2003 - L'amico di famiglia, 2006) le cui opere precedenti hanno ottenuto grandi riconoscimenti di critica e sono state presentate in importanti festival. Questi due registi porteranno sulla Croisette, rispettivamente, Gomorra, libero adattamento di Roberto Saviano sulla camorra campana e Il divo che ha per protagonista Giulio Andreotti, angelo o Belzebù, a seconda dei punti di vista, ma sicuramente lo statista più tenace degli ultimi cinquant’anni di vita politica nazionale. Sulla stessa lunghezza d’onda dei due italiani si collocano Two Lovers (Due amanti) dell’americano James Gray (Little Odessa, 1994 - The Yards [2000] - I padroni della notte [We Own the Night, 2007]), Le Silence de Lorna (Il silenzio di Lorna) di Luc et Jean-Pierre Dardenne (La Promessa [La promesse, 1996], Rosetta [1999], Il figlio [Le fils, 2002], L'enfant - Una storia d'amore [L’enfant, 2004], The Palermo Shooting di Wim Wenders (fra i suoi titoli più importanti: Prima del calcio di rigore [Die Angst des Tormanns beim Elfmeter, 1971], Alice nella città [Alice in den Städten, 1973], L'amico americano [Der Amerikanische Freud, 1977], Lo stato delle cose [Der Stand der Dinge, 1982], Paris, Texas [1984], Il cielo sopra Berlino [Der Himmel über Berlin, 1987], Al di là delle nuvole [1995], Buena Vista Social Club [1998]) e Changeling (Lo scambio) di Clint Eastwood (solo per segnalare alcuni fra i suoi titoli: Gli spietati [Unforgiven, 1992], Un mondo perfetto [A Perfect World, 1993], Debito di sangue [Blood Work, 2002], Mystic River [2003], Million Dollar Baby [2004], Flags of Our Fathers [2006] e Lettere da Iwo Jima [Letters from Iwo Jima, 2006]. Ci sono, poi, autori meno noti al grande pubblico, ma molto conosciuti a livello di critica come il turco Nuri Bilge Ceylan che presenterà Üç Maymun (Tre scimmie), già noto con gli straordinari Kasaba (La cittadina, 1997), Mays Sikintisi (Nuvole di maggio, 1999), Uzak (Lontano, 2002) e Il piacere e l'amore (Iklimler, 2006). A lui è possibile affiancare sia il brasiliano Walter Salles, che porterà Linha de Passe (Linea di passaggio), del quale si ricordano Central do Brasil (Stazione Centrale Brasile, 1998) e I diari della motocicletta (Diarios de la moticleta, 2004), sia l’armeno – canadese Atom Egoyan, che presenterà Adoration (Adorazione) sperando di ripetere i consensi raccolti con Il dolce domani (The Sweet Hereafter, 1997) premio speciale della giuria al Festival di quell’anno. Un altro invitato (quasi) permanente è l’americano Steven Soderbergh (Erin Brockovich - Forte come la verità [Erin Brockovich, 2000], Intrigo a Berlino [The Good German, 2006], e la serie Ocean's: 11 [2001], 12 [2004] e 13 [2007]) che presenterà Che dedicato a due episodi della vita di Ernesto Che Guevara. Ci saranno poi i francesi, presenti con ben tre titoli: Entre les murs (Tra i muri) di Laurent Cantet (Risorse Umane [Ressources Humaines, 1999]), Conte de Noël (Racconto di Natale) di Arnaud Desplechin (I re e la regina [Rois et reine, 1999]) e La frontière de l’aube (La frontiera all’alba) di Philippe Garrel (La nascita dell’amore [La naissance de l’amour, 1993], Les Baisers de secours [I baci di soccorso, 1989], Non sento più la chitarra [J'entends plus la guitare 1991]. Come dire una tavola ben imbandita che promette un lauto pranzo, Se sarà anche soddisfacente e piacevole lo sapremo fra una dozzina di giorni.