52° Semana Internacional de Cine - i premi

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52° Semana Internacional de Cine
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i premi
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La Spiga d'oro della “Semana Internacional de Cine de Valladolid e' stata vinta da  Gerardo Olivares.

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Come avevamo gia' detto e' la piu' recente opera dello spagnolo Gerardo Olivares, 14 Kilometros (14 chilometri) regista specializzato nel sociale che in questa occasione racconta del lungo viaggio della speranza effettuato da due giovani fratelli (uno e' una promessa del calcio) e da una ragazza fuggita di casa per non sposare anziano uomo a cui era promessa. La ragazza si incontra con i due giovani in condizioni impossibili, quando un bus li abbandona in mezzo al nulla del deserto. Uno dei fratelli muore, l'altro prosegue il viaggio della speranza con la ragazza e raggiunge la Spagna, incontrando forse un mondo migliore in cui pensare as un vero futuro. Questa semplice opera ha il sapore del documentario, del film verita' e racconta senza inutili pietismi la strada della speranza di milioni di emigranti clandestini che, alle volte muoiono per i loro sogni. Il film, un po' il dominatore della manifestazione, ha ottenuto anche il Premio per la migliore musica assegnato a Santi Vega e il Premio per la fotografia ad Alberto Moro. Non solo ha avuto il secondo posto nel Premio del pubblico superato da Ensemble, c'est tout (Uniti, nient'altro) una gradevole commedia scritta e diretta dall'esperto regista francese Claude Berry senza troppi contenuti filosofici che come unica missione il piacere alle vaste platee. Il premio FIPRESCI per la critica e' stato invece assegnato alla gradevole pellicola francese Le voyage du ballon rouge (Il viaggio del palloncino rosso), scritto e diretto dall'esperto autore cinese Hsiao-hsien Hou. E' un film sulla normalita' spezzata dalla presenza di un pallone rosso che, senza ragione, appare e scompare nel cielo e sui muri di Parigi. Juliette Binoche e' una studiosa di marionette, soprattutto asiatiche, e' separata e vive col figlio accudito da una baby sitter cinese studentessa di cinema. Attraverso le esperienze incrociate dei vari personaggi, si crea un bellissimo mosaico in cui appare un ritratto di una normalita' fatta di cose straordinarie, di una Parigi vissuta nella sua magia senza mai essere autentica protagonista. Bella anche l'idea del video girato dalla studentessa, eccezionale la scena del trasloco del pianoforte. Un'opera che solo apparentemente puo' essere vista solo come una commedia scacciapensieri.

 
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I falsari
 
 
La sezione ufficiale prevede l'assegnazione di vari premi, e qui ne diamo un breve cenno.
Spiga d'argento a Plac Zbawiciela (Piazza Salvatore), film polacco dei coniugi registi Joanna Kos e Krzysztof Krauze. E' la storia della crisi familiare di una coppia male assortita che, dovendo affrontare la perdida per una truffa della desiderata casa, entrano definitivamente in crisi. Il film ha ottenuto anche il Premio per la migliore attrice protagonista assegnato a Jowita Budnik, premio che condiviamo per l'intensita' del personaggio e la bravura nel renderlo mai troppo drammatico.
Premio “Pilar Miro'” al miglior regista opera prima a Eran Kolirin per Bikur Ha-Tizmoret (La visita della banda) E' la storia dell'orchestra tradizionale araba della Polizia di Alessandria d'Egitto che, invitata in Israele per l'inaugurazione di un centro islamico, non viene raccolta all'aeroporto dagli organizzatori della manifestazione e raggiunge con autobus di linea un paesino dal nome simile di quello da cui avrebbero dovuto esibirsi. Accortisi troppo tardi dell'errore, sbarcano in questo desolato centro costruito dentro il deserto e ben presto si accorgono del grande affetto e umanità che i nemici hanno per loro. Ci si diverte molto e con semplicita' per un film a basso budget girato in poche settimane e con location a dir poco modeste (la strada, un bus, una tavola calda, un paio di modesti appartamenti, una discoteca su pattini, uno squallido fast food). L'ingrediente in piu' e' dato dalla scoppiettante sceneggiatura che, unita alla bravura di caratteristi dalla splendida mimica, permette al film di essere considerato un'opera political correct ma con tante, tante risate legate a temi drammaticamente seri. Il film ha vinto anche il Premio per la migliore sceneggiatura assegnato sempre dedicato a Eran Koliririn.
Il premio al migliore attore protagonista e' stato assegnato a Karl Markovics per Die Fälscher (I falsari) del viennese Stefan Ruzowitzky, film non certo perfetto ma che ha una propria gradevolezza quando riesce a coniugare le brutture del genocidio nazista con momenti di allegra commedia. Il quarantaquatrenne attore viennese e' perfetto nel ruolo del collaborazionista ebreo che, per vedere riconoscita la sua arte di falsario, e' disposto a lavorare per i nazisti. Questa sera, in onore dell'esigenza che anche i festival seri hanno bisogno del personaggio importante per ottenere comunicazione, sara' presente Sofia Loren che ricevera' la Spiga alla carriera.