36° Festival Internacional del Nuevo Cine Latinoamericano 2014

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36° Festival Internacional del Nuevo Cine Latinoamericano 2014
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cartelSito del festival:http://www.habanafilmfestival.com/

36mo Festival Internacional del Nuevo Cine Latinoamericano.

Dal 4 al 14 dicembre, per undici intensissimi giorni, L’Avana si trasforma nella capitale del cinema latino americano con la 36° edizione del Festival del Nuevo Cine Latinoamericano. La manifestazione quest’anno è dedicata ufficialmente a Gabriel García Márquez, il grande scrittore, giornalista e saggista colombiano, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1982 e presidente dei giurati nella prima edizione del festival iniziata il 3 dicembre 1979.
La partecipazione di massa dei cubani alle proiezioni è possibile grazie anche a un pass che lo scorso anno per 15 film costava 20 pesos nacionales, circa un euro.
La corposa sezione ufficiale prevede vari premi assegnati da giurie in cui sono presenti, oltreché specialisti del cinema, intellettuali di buon nome. Normalmente i titoli in competizione sono 21.

Lungometraggi    ci sono anche 3 film fuori concorso
Cortometraggi     tutti i titoli che sono presentati in competizione
Opera prima         propone opere soprattutto provenienti da Argentina, Brasile e Messico non dimenticando Cile, Colombia, Perù, Venezuela ed il meno noto Ecuador
Documentari    una delle sezioni più seguite ed amate, che permette di leggere i cambiamenti nel latino america. 30 titoli in concorso, uno presentato fuori dal agone.
Animazione    23 proposte con diverse durate delle opere, dai 2 ai 79 minuti.
Sceneggiatura inedita    Argentina, con ben sette sceneggiature inedite, Cile, Colombia, Cuba, México, Perú, Puerto Rico, Repubblica Dominicana e Uruguay sono candidati a ricevere questo premio che consiste anche in un importo assegnato al vincitore.
Manifesti di cinema    12 manifesti presentati da Cuba (ben sette proposte), Argentina e Brasile
Ma, come capita in molti Festival, spesso si trova il meglio in tutte quelle sezioni senza competizione dove sono inseriti sia i titoli troppo noti per partecipare che altri realizzati da indipendenti e che non hanno la forza di imporsi nella scelta della rosa di quelli giudicati per ricevere il Gran Coral, il premio che simboleggia il corallo delle grandi barriere particolarmente diffuse ed in buone condizioni di conservazione nel Mar dei Caraibi.
Oltre a queste proposte, vi sono gli omaggi ad autori e varie mostre.
Otras Latitudes è uno delle più ricche e racchiude svariate sottosezioni, quasi tutte che presentano 7 titoli:
•    Animazione giapponese
proposte di vari maestri animatori nipponici.
•    Cine Indipendente Afronordamericano    
titoli che partono dal muto per arrivare alle soglie della seconda guerra mondiale.
•    Cortometraggi selezionati al Premio BAFTA 2013
Corti scelti dalla BAFTA British Academy of Film and Television.
•    Da altri Festival: Gramado
E’ forse il più importante Festival Brasiliano specializzato in cinema Latino.
•    Da altri Festival: Trinidad y Tobago
Presentati titoli della produzione caraibica in lingua inglese.
•    Da altri Festival: Vancouver
Presentati due documentari coprodotti uno dall’Argentina e l’altro dalla Bolivia visti nell’ultima edizione del Festival.
•    Documentari Nordamericani oggi
Quattro lungometraggi molto attesi.
•    Due cineasti indipendenti: Jim Jarmusch e Sara Driver
Quattro titoli che daranno vita ad una tavola rotonda.
•    Rassegna del cinema tedesco
6 titoli d’essay prodotti tra il 2013 ed il 2014.
•    Rassegna del cinema canadese
Selezionati 4 titoli
•    Rassegna del cinema spagnolo
A parte Todos estan muertos (Tutti sono morti) gli altri 8 titoli non sono coproduzioni.
•    Rassegna del documentari
11 titoli che coprono aree geografiche non presenti nelle altre sezioni o sottosezioni.
•    Rassegna del cinema sperimentale nordamericano
22 titoli di lungometraggi che coprono aree geografiche non presenti nelle altre sezioni o sottosezioni. C’è anche Pasolini di Abel Ferrara
•    Settore Industria
Film del Latino America presentati in prima mondiale per gli operatori del settore
•    Spazi
Retrospettive ed omaggi a Gabriel Garcia Márquez, Mario Handler, Ulrich Seidl, Jorge Cedrón, Eugene Jarecki e Raoul Peck
•    Esposizioni
Come sempre molto curate, saranno sviluppate su vari temi:
-    La trasformazione del Cinema in 35 manifesti. Retrospettiva di manifesti di cinema realizzati da Rafael Morante
-    Harakiri che permette di ammirare l’evoluzione attraverso il manifesto ed in mezzo secolo del personaggio creato dal disegnatore cubano Antonio Fernández Reboiro per il regista giapponese Masaki Kobayashi.
-    Assenza e presenza, esposizione personale di Marta María Pérez, artista cubana che si è espressa prima con la fotografia ed ora coi video.
-    Trenta manifesti del Cinema Ceco
Ultima sezione di cui parliamo - ma, probabilmente, la più interessante di tutte, è Latino America in prospettiva, che racchiude ben 18 sottosezioni.
Latinoamérica en perspectiva, questo il nome in originale di questo enorme contenitore, mira a fornire una panoramica della produzione cinematografica contemporanea di quest'area geografica del mondo. Racchiude tutte quelle opere che non sono in competizione per i premi che vengono assegnati al Festival: tutti i titoli hanno caratteristiche di qualità sufficiente per essere apprezzato anche dal pubblico più esigente. Negli anni passati  erano raggruppati nelle categorie di fiction o documentario straniero, ma sentito attraverso vari formulari l’umore del pubblico quale struttura avrebbero voluto che il Festival avesse al di fuori delle sezioni ufficiali è stato deciso di fornire grande importanza a questa serie di film al fine di guidare i vari segmenti di spettatori secondo i propri gusti e preferenze verso un percorso culturale anche divertente.
In questa 36 °. edizione si pensa sarà la più seguita, tanto che, dopo le prime giornate di prenotazioni, è stato deciso di spostare alcune proiezioni in cinema di maggiori dimensioni.
•    A sala piena
I film preferiti del pubblico di Cuba tra quelli presentati nell’isola durante l’ultima stagione, con titoli provenienti unicamente dal Latino America, quasi tutti mai presentati in Italia. Le nazioni rappresentate sono Argentina, Brasile, Messico, Cile, Colombia, Perù, Venezuela e Repubblica Domenicana. Sono previste un paio di tavole rotonde.
•    L’ora del cortometraggio
12 titoli tra i 3 ed i 14 minuti che, oltre agli usuali paesi di lingua spagnola, proporranno corti di Puerto Rico ma anche di Trinidad e Tobago.
•    Città e altri paesaggi
Storie ambientate in spazi che diventano protagonisti della vicenda con uomini e natura che riacquistano la loro importanza di protagonisti. Sono 8 documentari di varia lunghezza, presentati anche in alcuni Festival, che vedono la presenza anche di El Salvador.
•    Colori della diversità
La differenza nei suoi molteplici significati, come oggetto di dibattito e di rivendicazione. Sono tredici titoli suddivisi tra fiction, documentario e animazione, contenenti corti, medio e lungometraggi di varie nazioni di lingua spagnola. Sarà fonte di vari dibattiti.
•    Questione di fede
Opere che ruotano attorno al sacro con gli echi nel privato e nel pubblico. Tra le fiction e i documentari presenti spicca Francesco di Buenos Aires, coproduzione italo argentina sulla vita di Papa Francesco, firmata da Miguel Rodríguez Arias; racconta la vita di Jorge Bergoglio e cerca di riflettere sulla rivoluzione che il primo sudamericano Papa ha imposto all’interno della Chiesa.
•    Memoria
La storia come vera possibilità di salvezza e la riflessione critica che ne deve derivare, vista anche attraverso un approccio generazionale. 13 documentari che serviranno anche a creare un paio di dibattiti.
•    Storie di violenza
Marginalità, frattura familiare e intolleranza: scenari di aggressione e di denuncia con soli 5 titoli tra cui il più atteso è il messicano Potosi che racconta di paese di campagna in cui, per un incidente, nascono e si sviluppano tre storie di grande violenza.
•    Esodi
Migrazione e trasferimenti nel contesto latinoamericano di una persona, una famiglia, intere realtà sociali. Sono cinque titoli tra cui c’è interesse soprattutto per il documentario messicano Riforma della immigrazione: la libertà non ha prezzo.
•    Nella Società
Comunità umane ad un incrocio tra privato e pubblico. 21 titoli tra fiction e documentari che trattano temi comuni a tutte le genti, latinoamericane o no.
•    SOS ambiente
degrado dell'ambiente, l'ordine pubblico e l'attivismo ambientale nella regione caraibica attraverso l’attento studio fatto da cineasti della regione. Tra fiction e documentari, la denuncia sembra mettere d’accordo tutti i paesi, dai più ricchi ai più poveri.
•    Sportivamente
Dalla scena sportiva, le sue gioie e le ombre, utilizzando eroi veri o di fantasia raccontati attraverso film di fiction o documentari. Tra le proposte di cui si dice bene vi è Alberto Spencer, ecuadoriano di Peñarol, coproduzione tra Ecuador ed Uruguay.
•    Arte e tradizione
La ricchezza dell’arte latino-americana nelle sue espressioni più genuine: 13 film che parlano di circo, di musica, di pittura, d’arte.
•    Musica, camera, azione
Il suono di un continente attraverso le varie forme di espressione che racchiudono anche jazz, musica cubana, percussioni, musica da ballo e in particolare samba: un piacevole bagno nella musica non necessariamente da turisti che parla al cuore ed ai sensi.
•    Cineteca latino americana
Documenti della storia del cinema di questo micro continente con opere che vanno dal 1927 ad oggi attraverso 8 appuntamenti di buon livello.
•    Per tutte le età
Si occupa dell'universo dei bambini e degli adolescenti, del loro mondo fatto soprattutto di fantasia e speranza, attraverso film d’animazione, d’avventura, a sfondo sociale. 13 titoli che coinvolgeranno le scuole de L’Avana in proiezioni a loro riservate in un cinema studiato ed ideato per il pubblico più giovane
•    Avanguardia
21 opere visionarie che esplorano nuovi soggetti e linguaggi attraverso il linguaggio della fiction e del documentario. Alcuni titoli proposti sono opere prime.
•    A mezzanotte
Raid nel campo della fantasia e del terrificante attraverso suspense, thriller, horror. 10 titoli per provare paura senza offendere l’intelligenza.
•    Da altri Festival
Con la collaborazione dei direttori artistici dei Festival di Gramado, Trinidad e Tobago, Vancouver ed il Puerto Documentary Film, il meglio che è stato proposto nella loro ultima edizione.
Come sempre, davanti a tanta abbondanza di proposte interessanti, il difficile non è scegliere cosa vedere ma a cosa rinunciare. Oltretutto, gli orari spesso costringono lo spettatore a scegliere un momento filmico piuttosto che un altro. Data la quantità di titoli può capitare che alcuni siano proosti solo in uno spettacolo.
Il Festival si pone come obiettivo principale la diffusione e la premiazione di quelle opere che, per il loro significato e valore artistico, possono contribuire ad arricchire e ad affermare l'identità culturale latinoamericana e caraibica.
Il suo fondatore e presidente è stato Alfredo Guevara, mancato nel 2012 e sostituito degnamente da un nome noto nel mondo del cinema cubano nonché collaboratore di Guevara, Iván Giroud.