59ma SEMINCI - Semana Internacional de Cine - Valladolid

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1399367291 159ma Semana Internacional de Cine - Valladolid

Sito del festival:  http://www.seminci.es

In Spagna l’autunno è la stagione dei Festival di cinema. Ha aperto San Sebastián, seguito a ruota da Sitges, ora tocca alla 59ma edizione della SEMINCI di Valladolid, seguita a sua volta dai Festival di Siviglia, Huelva e Gijón. Forte di una lunghissima tradizione e sede di famose università, Valladolid, capitale dei re cattolici, offre più di duecento film in almeno una dozzina di sezioni, i cui fiori all’occhiello restano il Concorso, Punto de Encuentro e Tiempo de Historia. Si apre sabato 18 col film dei fratelli Dardenne Due giorni, una notte, poi tra film inediti e alcuni di altri Festival se ne vedranno 16 in concorso. Tra i più attesi Miss Julie (La signorina Julie) di Liv Ullmann. Il dramma di Johan August Strindberg (1849 – 1912), già portato sugli schermi da Alf Sjöberg (1903 – 1980) nel 1951, questa volta è interpretato da Jessica Chastain e Colin Farrell.

Arriva dalla Berlinale il film di Volker Schlöndorff Diplomatie (Diplomazia) interpretato da André Dussolier e Niels Arestrup, mentre giunge da Cannes il film di Zhang Yimuo Gui lai (Tornando a casa). Tra le anteprime europee, Little Feet (Piccolo piede) di Alexander Rockwell, Parkolò (Parcheggio) dell’ungherese Bence Miklauzic, Lucifer (Lucifero) del belga Gus van den Berghe, What we did in our Holiday? (Cosa abbiamo fatto durante le vacanze?), opera prima degli scrittori e produttori britannici Guy Jenkin e Andy Hamilton. Sarà presente anche l’ultimo film interpretato da Robin Williams The Angriest Man in Brooklyn (L’uomo più arrabbiato di Brooklyn) di Phil Alden Robinson che sostituirà, fuori concorso, Boychoir (Il ragazzo del coro) di François Girard, che uscirà soltanto nel 2015. E ancora due inediti spagnoli, El arca de Noé (L’arca di Noè) di Adàn Allaga e David Valero; Rastres de sàndal (Tracce di sandalo) di Maria Ripoll. Film di chiusura la commedia francese Bon rétablissement (Guarisci presto) di Jean Becker.   
Miss Julie French posterPunto de Encuentro, sezione riservata a opere prime e seconde, presenta dieci esordi e cinque seconde regie. L’Italia concorre con Più buio di mezzanotte di Sebastiano Riso, già alla Semaine de la critique di Cannes. Tra le anteprime, il belga  7, rue de la folie (7, via della pazzia) di Jawad Rhalib; il messicano Las horas contigo (Le ore con te) di Catalina Mastretta Aguilar, figlia degli scrittori Angeles Mastretta e Héctor Aguilar; Trouw mij (Sposami) del belga Kadir Balci; Vonarstraeti (Al centro dell’attenzione) dell’islandese Baldvin Zophoniasson; En el ultimo trago (Nell’ultimo sorso) del messicano Jack Zagha Kababie; Schimbare dello spagnolo Alex Sampayo; Blue Lips (Labbra blu) di sei registi esordienti tra Spagna e Argentina.
Tempo de Historia completa il trio delle sezioni di concorso. Da registrare quindici film in competizione tra cui, per l’Italia, SmoKings, i re del tabacco di Michele Fornasero. L’Italia è presente anche col grande omaggio a Ermanno Olmi, Olmi, mas vivo que nunca 2014, (Olmi, più vivo che mai 2014). Del regista, del quale sta per uscire in Italia Torneranno i prati, il Festival - in collaborazione con l’università di Valladolid e la cattedra di cinema, il Campus Maria Zambrano di Segovia e l’Istituto Italiano di Cultura - presenterà il profilo di Olmi, regista e sceneggiatore italiano creatore della corrente cinematografica Ipotesi Cinema. Antica la relazione di questo autore con la SEMINCI perché nel 1960 Il tempo si è fermato (1959) ebbe una menzione speciale nella ermanno-olmi-leonedoro-2sezione Valori Umani, e due anni più tardi questo cineasta vinse la Spiga d’oro con Il posto (1961). Un convegno si terrà dal 20 al 22, presenti due rappresentanti di Ipotesi Cinema, Mario Brenta e Rodolfo Bisatti. Sarà presentato anche il documentario Corpo a corpo (2014) firmato dal primo e due titoli di Ermanno Olmi, Il posto e L’albero degli zoccoli (1978), che hanno ricevuto numerosi premi. Si vedranno, inoltre Osolemio - Autoritratto italiano (2004), quattro film di Mario Brenta [Vermisat (1975), Robinson in laguna (1985), Barnabo delle montagne (1994), Calle de La Pietà (2010)] e il film di Rodolfo Bisatti Voci nel buio (2013).
Altro omaggio del Festival al regista sudcoreano Bong Joon-ho, Spiga d’onore alla carriera, presente con dieci film, e membro della giuria internazionale. Tuttavia la manifestazione più importante di questa edizione è La decade d’oro del cinema turco (2004/2014), una ventina di film premiati in Festival Internazionali, tre in concorso nelle sezioni principali, grande partecipazione di registi turchi e del corpo diplomatico del paese che il 23 ottobre celebrerà Il giorno della Turchia con convegni e feste, che si chiuderanno nella Cupola del Millennio con la partecipazione del gruppo musicale turco Ba Ba ZuLa.
Tra gli altri cicli, La primera guerra mundial y el cine: El proyecto EFG1914 (La prima guerra mondiale e il cinema: il progetto EFG1914) organizzato da CulturArts IVAC e dalla Cineteca spagnola con la collaborazione di 23 cineteche europee che hanno concorso alla digitalizzazione di 740 ore di filmati, che verranno presentati in cinque spettacoli separati.
Da non dimenticare la tradizionale sezione Spanish Cinema con dieci film, il meno spagnolo dei quali è Open Windows (Finestre aperte) di Nacho Vigalongo con Elijah Wood e Sasha Grey. Nella sezione per i bambini, MINIMINCI, partecipa un film italiano, L’inventore di giochi di Pablo Buscarini.