59ma SEMINCI - Semana Internacional de Cine - Valladolid - Pagina 7

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59ma SEMINCI - Semana Internacional de Cine - Valladolid
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 I premi

MITA TOVA GAlla fine della settimana di ottobre più calda del secolo sulle rive del Pisuerga, il festival si è congedato dal pubblico con la partecipazione di due famosi attori spagnoli, Verónica Forqué e Imanol Arias, ambedue Spiga d’oro d’onore come il regista coreano Bong Joon Ho, membro della giuria internazionale. Con lui altri cinque professionisti: Yvonne Blake, Ahmed Boyacioğlu, Laurence Kardish, Alexandra Stewart, Eduardo Rossof hanno assegnato i premi della sezione ufficiale. Gran vincitore il film israeliano Mita tova (La festa di congedo) di Sharon Maymon e Tal Granit che ha ottenuto la Spiga d’oro quale miglior film e due premi ex-aequo per le migliori attrici a Levana Finkelshtein e Aliza Rozen.
La Spiga d’argento è andata al film tedesco Kreuzweg (Via Crucis) di Dietrich Brüggemann, del quale abbiamo scritto a giugno dal Festroia, e che ha vinto qui anche il premio Fipresci (critica internazionale) e il Premio della Gioventù.
Migliore regia è stata considerata quella di Volker Schlöndorff per il film Diplomatie (Diplomazia) che ha vinto anche il premio al miglior attore, Niels Arestrup.
Il Premio Pilar Miró riservato ai nuovi registi è stato assegnato all’opera prima dello statunitense Damien Chazell per il film Whiplash (Colpo di frusta).
Kuzu (Il capretto), il bellissimo film del turco Kutluğ Ataman ha vinto il Premio Miguel Delibes per la migliore sceneggiatura e quello per la migliore fotografia.
Per i cortometraggi della sezione ufficiale la Spiga d’oro è stata assegnata all’ungherese Symphony n° 42 (Snfonia n° 42) di Réka Bucsi. Il belga Sahim Omar Kalifa ha vinto la Spiga d’argento col film Bad Hunter (Il cattivo cacciatore). Finalista al premio annuale della European Film Academy è risultato lo spagnolo El corredor (Il corridore / Il mediatore) di José Luis Montesinos.
Vincitrice, nella sezione Punto de Encuentro, l’ungherese Virág Zomborácz col film Utó Ėlet (L’aldilà). Una menzione speciale è andata al turco Gözümün Nûru (Eye Am – Non dimenticare il montaggio) di Hakki Kurtulus e Melik Saracoglu. Miglior corto, Bir Fincan Türk Kahvesi (Una tazza di caffè turco) di Nazil Eda Noyan e Daghan Celayr.
Nella sezione Tiempo de Historia ha vinto il documentario spagnolo Sacromonte, los sabios de la tribu (Sacromonte, i saggi della tribù) di Chus Gutiérrez. Il secondo premio è stato assegnato all’australiano Once my Mother (Una volta mia madre) di Sophia Turkiewicz. Una menzione d’onore è andata a Planeta Asperger (Pianeta Asperger) degli spagnoli Maria Barroso e Ricardo De Gracia.
Safari di Gerardo Herrero ha vinto il premio regionale Castilla y León en corto. Menzione speciale per Cristales (Cristalli) di Juan Ferro.
Per chiudere, il premio del pubblico al film inglese della sezione ufficiale What we did on our Holiday (Quello che abbiamo fatto nelle vacanze)  di Guy Jenkin e Andy Hamilton e al messicano della sezione Punto de Encuentro En el ultimo trago (Nell’ultimo sorso) di Jack Zagha Kababie.