11ma Festa del cinema di Roma - Pagina 2

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27e498199dDi sabato le offerte di cinema della Festa aumentano. Abbiamo scelto il nuovo film di Daniele Vicari, Sole cuore amore e la favola francese d’animazione Louise en Hiver (Luisa d’inverno) di Jean-François Laguionie. Alla vigilia dei cinquant’anni e al suo decimo film considerando anche i corti e i documentari, il regista italiano getta uno sguardo su una giovane famiglia in crisi. Lo fa attraverso due profili di donne, Eli e Vale, poco più che trentenni, amiche d’infanzia che hanno scelto strade opposte. Eli ha quattro figli, il marito disoccupato, e fa la cameriera in un bar di Roma dove quotidianamente arriva dopo circa due ore di viaggio dalla provincia. Va e torna di notte, dalle cinque del mattino alle dieci di sera. E spesso s’incontra con Vale che abita al piano di sotto e che a quell’ora esce di casa per esibirsi in danze di gruppo in locali notturni. A volte s’incontrano anche al mattino, quando Vale rincasa. Orfana di padre, lei vive da single e incontra occasionalmente la madre che non la capisce. Bella l’amicizia con Eli, dei cui bambini si occupa quando serve. Quasi riflesso della crisi, ma soprattutto cronaca di sfruttamento e di piccoli ricatti quotidiani da parte dei più forti, il film mette a nudo la difficoltà di esprimersi di chi perita di perdere il poco che ha conquistato mediante sacrifici. Inoltre parla anche del calore della famiglia, dell’amicizia e della solidarietà che aiutano a sopportare soprusi e guai quotidiani. C’è tuttavia un limite. Vale, che aveva accolto in casa una collega brutalizzata dal compagno, è disorientata quando la vede tornare con lui. Eli, che non trova la forma giusta per chiedere un giorno di permesso per una visita medica, ne pagherà le conseguenze. Incisiva e accattivante l’interpretazione di Isabella Ragonese nei panni di Eli, e altrettanto espressiva quella di Eva Grieco nel ruolo di Vale. Il film, tuttavia, non sembra raccontare una storia, ma fotografa una situazione facendo emergere comportamenti disumani e incomprensioni in un universo circoscritto che sembra andare in malora.
bigUn’incursione nella favola è il regalo di Jean–François Laguionie, 76 anni, col film d’animazione Louise en Hiver. Maestro del disegno animato l’animazione francese che ha firmato il primo lungometraggio nel 1985, Gwen, le livre de sable, (Gwen, il libro di sabbia) dopo aver girato sette cortometraggi, questo cineasta francese racconta di Louise, un’anziana signora in una piccola stazione balneare dove il treno si attiva soltanto a luglio e agosto. Come tutti gli anni si prepara per prendere l’ultima corsa, ma la sveglia si è fermata. Scopre di essere rimasta sola, e spera che in città notino la sua assenza e vengano a prenderla. Non sarà così. Dovrà adattarsi a trascorrere l’inverno in riva al mare e ad affrontare anche giorni di burrasca. Il regista, attingendo anche a ricordi della sua infanzia, segue l’anziana donna nella costruzione di un capanno, durante le passeggiate in riva al mare e, soprattutto, nell’affiorare di fatti adolescenziali, dalla presenza dei genitori al suo primo amore. Vi aggiunge un tocco surrealista facendola incontrare con un cane che parla. Il film dura 75 minuti e si avvale di illustrazioni che sanno di pastello e di acquarelli, con paesaggi e marine dai toni delicati, e un segno leggero che descrive le vicissitudini della protagonista, le bufere e i giorni di sole.