76ma Mostra Internazionale d'arte Cinematografica di Venezia - Pagina 3

Stampa
PDF
Indice
76ma Mostra Internazionale d'arte Cinematografica di Venezia
Pagina 2
Pagina 3
Pagina 4
Pagina 5
Pagina 6
Pagina 7
Pagina 8
Pagina 9
Pagina 10
Pagina 11
Pagina 12
Pagina 13
Pagina 14
Tutte le pagine

SindacoIl sindaco del rione Sanità per la regia di Mario Martone. Il testo prende spunto e segue con sostanziale fedeltà il dramma scritto e interpretato da Eduardo De Filippo all’inizio degli anni sessanta del secolo scorso. Sin dalla prima apparizione di questo testo alcuni illustri critici storsero il naso considerando che il personaggio principale era un capocamorrista che Eduardo aveva trasformato in personaggio positivo. A queste critiche rispose lo stesso autore ricordando che Don Antonio Barracano non è un "padrino" ma un uomo che ha vissuto sulla propria pelle l'ingiustizia e che, per amore della giustizia e sfiducia negli uomini, se la fa da sé con i mezzi a propria disposizione. Queste critiche segnarono anche alcune delle molte riedizioni emesse in scena di questo dramma, di esse si è ricordato anche Mario Martone che, da uomo di cinema e teatro, ha scelto di virare al dramma anti mafioso l’intero spettacolo ad iniziare dall’età del protagonista che, nell’originale, è un uomo maturo inaridito dall’ingratitudine degli uomini e  che qui diventa un poco più che quarantenne che utilizza spregiudicatamente i comportamenti del mondo in cui è immerso. In questo cambiamento di prospettiva assume un ruolo determinante la figura del Professore, un medico che per tutta la vita ha vissuto a lato del sindaco e che lo accompagna fino alla morte non trascurando di ricordagli, anche in questo momento, quanto sia ingiusto ciò che ha fatto e sta facendo. In poche parole un film solido che riconcilia con la migliore tradizione del cinema italiano.
jaccuse  polanski dreyfusPer quanto riguarda la competizione si è visto anche J’accuse di Roman Polanski. Il riferimento è, ovviamente al famoso affaire Dreyfus che, alla fine del 1800, sconvolse la vita politica francese facendo emergere il strisciante antisemitismo che inquinava i ranghi militari. Un film solido, documentatissimo, godibile dalla prima all’ultima sequenza in cui spiccano le interpretazioni, davvero magistrali di Jean Dujardin e Louis Garrel.

U.R.