76ma Mostra Internazionale d'arte Cinematografica di Venezia - Pagina 12

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76ma Mostra Internazionale d'arte Cinematografica di Venezia
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tony-driver-3 jpg 960x0 crop q85Per la regia di Ascanio Petrini al suo esordio, Tony Driver, in concorso nella sezione della Settimane della Critica, è la storia di Tony, all’anagrafe Pasquale Donatone, origini italiane, emigrato in giovanissima età con la famiglia negli Stat Uniti, dove ha vissuto per oltre 40 anni, lavorando come tassista, sino a quando viene arrestato a causa del suo “secondo lavoro”: trasportare migranti illegali negli Stati Uniti attraverso la frontiera messicana. Tony, che ha due figli ed una moglie americana dalla quale ha divorziato è costretto a rientrare in Italia, a Polignano a Mare, in terra di Puglia, secondo la procedura di deportazione prevista dalla legislazione statunitense per coloro che, privi della cittadinanza, hanno commesso un crimine. Ma Tony non è disposto ad arrendersi, si sente profondamente americano, ha il desiderio di rivedere i suoi figli, farebbe qualunque cosa, anche commettere il reato di oltrepassare clandestinamente il confine che separa il Messico dagli Stati Uniti. L’autore racconta con lo stile che gli è più consono, quello del documentario, una storia di emarginazione e di emigrazione. E’ Attraverso le parole del protagonista, che possiamo leggere in sottofondo le contraddizioni delle società occidentali, molto libere in campo economico e finanziario ma molto poco nei confronti della dignità dei migranti.

A.S.