Vittorio Franceschi è fra i migliori protagonisti della scena italiana. La sua presenza, sia come attore sia come regista o autore, segna sempre apporti notevoli. Il sorriso di Daphne è il titolo di una sua commedia, ora in scena per la regia d’Alessandro D’Alatri, che lo ha già diretto nel bel film La febbre (2005). Un famoso botanico, vittima di un male incurabile che lo porterà progressivamente all’immobilità e alla morte, vive con la matura sorella con cui ha un rapporto segnato da grande tenerezza e continui scontri. Unico faro delle sue giornate è una rara pianta tropicale che ha scovato nel Borneo e che custodisce come un tesoro nascosto. L’arrivo di una sua allieva, con la quale ha avuto una storia d’amore, gli offre l’occasione per trovare la persona a cui chiedere di mettere fine ai suoi giorni, scansando un lungo calvario di sofferenza. Attorno a questo tema c’è quello del conflitto, che si tramuta in amicizia, fra le due donne che lo assistono.