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Una stanza al buio ··· Una stanza al buio ··· Hot

Una stanza al buio ···

ImageUna giovane donna misteriosa convince l’attempato, untuoso factotum di un polveroso condominio a farla entrare nell’appartamento, ancora sigillato, in cui è stato commesso un delitto. Non vuole rivelare le ragioni che la spingono a fare quella richiesta, ma riesce nell’intento. Un finale, per nulla sorprendente, chiarirà le ragioni di tanta insistenza e svelerà il nome dell’assassino. Una stanza al buio, rappresentata per la prima volta nel lontano 1981, non è uno dei testi migliori di Giuseppe Manfridi e la regia di Lorenzo Costa, troppo timorosa nei confronti del testo e della co-interprete Debora Caprioglio, non migliora le cose. Ne nasce uno spettacolo senza guizzi né precise chiavi di lettura, più una rappresentazione radiofonica che una vera proposta teatrale. Interpreti, scenografia, messa in scena sono del tutto normali, il che spesso significa peggio che brutti. Spiace che un attore e regista come Lorenzo Costa, le cui ultime prove (L’uomo di Arimatea, L’ombra dell’altro) avevano tanto colpito, subisca una battuta d’arresto cos’ forte.

Molto probabilmente gli eccessivi investimenti, professionali e culturali, su questa produzione gli hanno giocato un brutto tiro. Come dire, aspettiamo la prossima volta.
valutazione: 1 2 3 4 5

Testo Giuseppe Manfridi; regia: Lorenzo Costa; Musiche: Roberto Leoncino; ideazione scene: Roberta Agostini; Costruzione scene: Federico Fossati; disegno luci: Daniele Alletto; interpreti: Debora Caprioglio, Lorenzo Costa. 

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