Mostra del cinema di Venezia 2007

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Mostra del cinema di Venezia 2007 - Giorno per giorno.

29 agosto-8 settembre 2007

sito ufficiale: http://www.labiennale.org/it/cinema/
ImageIo, i film della mostra li ho visti così
Sarà forse per via del giubileo o a seguito del cambio del governo, ma quest'anno a Venezia ci è sembrato che il cinema abbia accresciuto il livello di qualità. Più forte la tensione espressiva, più in evidenza la passione civile. Sia chiaro: la tradizione della Mostra è da sempre in questo solco. Tuttavia proprio quest'anno gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia, hanno inviato opere di grande impegno civile e di rara potenza espressiva. Naturalmente ciò dipende dalla drammaticità degli eventi contemporanei, ma è merito della Mostra averne colto, con tempestività, i risultati. I due films americani, che più mi hanno colpito, si riferiscono alla guerra in Iraq: Redacted di Brian de Palma e La valle di Elah di Paul Haggis. Il primo narra di uno stupro, ad opera di soldati americani, di una ragazza quattordicenne, con successiva uccisione dell'intera famiglia e relativo incendio per cancellare ogni traccia. Il titolo - e il senso del film - si riferiscono ad un'informazione ripulita in redazione, affinché nessun elemento sensibile possa disturbare le versioni ed i silenzi dell'ufficialità. Nel caso concreto si trattava di ripulire gli aspetti orrendi di un'atrocità che aveva oltrepassato ogni confine umano. La metafora è evidente: noi tutti corriamo il rischio - e già siamo immersi - in una manipolazione delle notizie che non solo stravolge la verità ma largamente pregiudica la possibilità democratica di giudicare secondo decenza gli atti di coloro che governano e gli effetti che ne derivano. Il film possiede un nerbo di immagini forti e la maestria del regista introduce due elementi di grande efficacia: le sequenze non purgate di un soldato che mostrano quello che è realmente accaduto e un ritratto degli stupratori, con le loro agghiaccianti giustificazioni. Due elementi che mettono tutti noi di fronte allo sgomento per ciò che l'ignoranza e l'ottusità possono generare, soprattutto quando dispongono di un’enorme potenza tecnologica. L'insieme porta all'estremo quel gigantesco pathos dell'ambiguità con cui gli analisti più avveduti definiscono gli Stati Uniti: il Paese che contiene dentro di sé il massimo del sapere, della potenza militare e di predisposizione alla violenza. Queste, in ultima istanza, sono anche le basi della loro grandezza, infatti, siamo in presenza di una cultura che, nonostante tutto, è anche capace di correggersi e di produrre opere coraggiose come questa, senza remore e senza reticenze. Un testo, dunque, che sta in bilico fra la denuncia implacabile ed una ragionevole speranza che la correzione sia possibile. Non altrettanto si potrebbe dire del secondo film (La valle di Elah) che deve cercare solo nella Bibbia - l'impresa di Davide contro Golia - un presagio di speranza. Perchè per il resto la sua progressione narrativa è raggelante e scuote le fibre emotive dello spettatore. Anche qui il fulcro della rappresentazione è costituito da immagini dell'Iraq, altrettanto tragiche ma molto diverse. Perché, in questo caso, c'è l'uccisione involontaria di un bambino irakeno ad opera di un carro armato americano che però non dovrebbe fermarsi per soccorrerlo perchè fermandosi renderebbe possibile un attentato. Il soldato Mike si arresta lo stesso ed entra in conflitto con i suoi compagni.

Mostra del cinema di Venezia 2007 - Giorno per giorno.

29 agosto-8 settembre 2007

sito ufficiale: http://www.labiennale.org/it/cinema/
ImageMercoledì 29 Agosto – Primo Giorno
Il film d’apertura, Atonement (Espiazione), porta la firma dell’inglese Jor Wright, autore del forse troppo stimato Orgoglio e Pregiudizio (Pride and Prejudice, 2005), che ha preso spunto da un bel romanzo di Ian McEwan per raccontare le tragiche conseguenza della bugia di un’adolescente. Il film si colloca in Inghilterra e in Francia fra il 1935 e i giorni della rotta di Dunkerque (25 maggio – 3 giugno 1040), una delle più pesanti sconfitte subite dall’esercito inglese. Cinque anni prima, una ragazzina di buona famiglia accusa falsamente di stupro, per gelosia verso la sorella, il fidanzato di quest’ultima causandone la condanna ad una lunga pena detentiva.
Image
Espiazione
Un quinquennio dopo trovano il giovane, uscito di prigione per andare in guerra, sbandato in terra di Francia, ferito e moribondo. L’epilogo della storia si svolge ai giorni nostri e vede la mentitrice, divenuta una famosa scrittrice, licenziare un libro in cui confessa la sua colpa. Il film è fatto molto ben, curato nei particolari, ma gelido nell’ispiratore. C’è un ventaglio d’attori (Keira Knightley, James McAvoy, Romola Garai, Saoirse Ronan, Brenda Blethyn, Vanessa Redgrave) di grande bravura e una straordinaria cura scenografica, come dire il meglio da sempre del cinema britannico.