55° Thessaloniki Film Festival 2014 - Pagina 6

Stampa
PDF
Indice
55° Thessaloniki Film Festival 2014
Pagina 2
Pagina 3
Pagina 4
Pagina 5
Pagina 6
Pagina 7
Tutte le pagine

MV5BMTU2NDAwNjc2Ml5BMl5BanBnXkFtZTcwNDU0ODk1Mg. V1 SY1041 CR3906301041 AL Domani sera i premi, oggi gli ultimi film in concorso al Festival, tra questi, alcuni già visti in altri Festival. Degli austriaci Veronika Franz e Severin Fiala, Ich seh, Ich seh, (Vedo, vedo) era a Cannes e al Fantastico di Sitges dove la vicenda dei due fratellini che non riconoscono la madre dopo un’operazione di chirurgia plastica in seguito a incidente nel quale è morto il padre, rientrava nello spirito del Festival. I due bambini, infatti, sono colpiti dal differente e duro comportamento della madre e non dalle modifiche del volto, e dopo essere stati maltrattati si rivoltano trasformandosi in aguzzini del tiranno. Visti e scritti dal Festival di Karlovy Vary due interessanti film in concorso: il messicano La tirisia di Jorge Pérez Solano e il russo Klass korrekzii (Classe di sostegno) di Ivan I. Tverdovsky. E a Karlovy Vary c’era anche l’inconcludente film greco Norviyia (Norvegia) di Yiannis Veslemes, qui in concorso insieme con un nuovo film greco Forget me not di Yannis Fagras. Purtroppo niente di nuovo nel cinema greco anche se il film parlato principalmente in inglese e ambientato tra New Orleans e l’Alaska mostra qua e là paesaggi originali. Secondo film dopo il premiato Sempre alla ricerca di morfina, questo origina il titolo da un fiore, Non ti scordar di me, e segue due personaggi, Alexis e Daphne, alla ricerca di un mito. Lui lo incontriamo in un bordello PosterSTLL-GR-2-webdi New Orleans, dove ha fatto amicizie e da dove partirà in battello dal Pacifico allo stretto di Bering per compiere un’immersione in Alaska. Lei lo tallona rimandando il contatto al punto d’arrivo. In vista dell’Alaska un’altra donna, figlia di un magnate, raggiungerà in aereo Alexis. Road movie di centodue minuti, dove la strada è il mare, spesso in burrasca e sempre minaccioso, più che una storia è la cronaca di un lungo e pacato inseguimento. Yannis Stankoglou interpreta Alexis.
Non solleva le sorti del cinema greco neanche l’esordio del ventiduenne Théo Koutsaftis, nato in Francia e che in francese ha girato Sur toute la ligne (Su tutta la linea), qui presentato fuori concorso. Il film si svolge a Parigi dove tre ragazze di origine greca, non accettano che la morte di Tom, loro amico d’infanzia e ricercatore di una grande azienda farmaceutica, venga catalogata come morte per overdose. Si mettono a indagare e il film va avanti per ottantadue minuti descrivendo continui andirivieni e inseguimenti per le strade della città.
hqdefaultUnico film greco di livello, tra quelli visti, è sicuramente Stratos, quinto film del cipriota Yannis Oikonomidis. In anteprima alla Berlinale, e qui nella sezione del cinema nazionale, il film dura centotrentasette minuti riuscendo ad accattivarsi l’attenzione del pubblico attraverso le vicenda di un piccolo uomo insignificante, ma duro e leale. Un crimine passionale porta Stratos in prigione dove trascorre metà della sua vita. E ne esce vivo grazie alla protezione di Leonidas, un boss della mala. Ora si è rifatto una vita, e lavora ufficialmente di notte in una panetteria. Solo pochissimi intimi sanno che di giorno è un killer a pagamento. Quando Leonidas ha bisogno di soldi per fuggire dal carcere, Stratos consegna a Yorgos, fratello del boss, tutti i suoi risparmi. Però la felicità per aver saldato i conti con l’amico è breve. Un suo confidente gli dice che Leonidas è stato ucciso in carcere e che Yorgos è scappato con i soldi. Che fare? Vangelis Mourikis presta il volto a un coraggioso, smunto e taciturno Stratos, centro di un racconto teso, scritto da cinque sceneggiatori, e che potrebbe essere distribuito anche all’estero.