Festival Des Films Du Monde - Pagina 9

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I premi

La giuria internazionale del 36° Festival des films du monde, presieduta dall’attrice Greta Scacchi, ha assegnato il Grand prix des Americas al film turco Atesin Düstügü Yer (Quando il fuoco brucia) di Ismail Gunes, 51 anni. Il film ha vinto anche il premio della critica internazionale (Fipresci).
Il Gran Premio Speciale della giuria è andato ex-aequo alla produzione tedesca Invasion (Invasione) del regista georgiano Dito Tsintsadze, e al film spagnolo Miel de naranjas (Miele d’arance) di Imanol Uribe.
Lo svedese Jan Troell ha vinto il premio per la migliore regia con Dom över Död Man (Sentenza su un uomo morto).
Il premio per la migliore interpretazione femminile è andato alla giovane attrice tedesca Brigitte Hobmeier, protagonista di Ende der Schonzeit (Fine di stagione) della regista Franziska Schlotterer. Il film ha vinto anche il Premio Ecumenico. Miglior attore maschile l’ottantunenne austriaco Karl Merkatz protagonista di Anfang 80 (L’inizio a ottant’anni) dei registi Sabine Hiebler & Gerhard Ertl. Al film è stato assegnato anche il premio del pubblico.
Migliore sceneggiatura è stata considerata quella del film sloveno Shanghai (Gitani) scritto e diretto da Marko Nabersnik.
Un premio per il miglior contributo artistico ha ottenuto il film russo Iskupleniye (Espiazione) di Alexander Proshkin.
Premio all’innovazione è stato chiamato quello assegnato al cinese Wings (Ali) di Yazhou Yang e Bo Yang.
Nei cortometraggi ha vinto il Canada con Macpherson di Martine Chartrand.
 Il premio alla migliore opera prima è stato assegnato da una giuria composta da Klaus Eder (Germania), Eddie Muller (Usa), Miroljub Vuckovic (Serbia). Zenith d’oro a Casadentro (Perù) di Joanna Lombardi. Zenith d’argento a Zdjecie (Il fotografo) di Maciej Adamek (Germania, Polonia, Ungheria); Zenith di bronzo al norvegese Inn i Mørket (Into the Dark) di Thomas Wangsmo. Casadentro ha vinto anche il premio Fipresci per le opere prime.
Miglior documentario il canadese Beauty and the Breast (Bellezza e il seno) di Liliana Komorowska.
Un premio alla libertà del linguaggio è stato assegnato al 79enne Krsto Papic per il film croato Cvjetni Trg (Piazza dei fiori) e un premio per l’apertura al mondo al canadese Claude Gagnon per Karakara, che ha vinto anche il premio della Cinemathèque québécoise.