22 Agosto 2012
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Festival Des Films Du Monde |
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Alla soglia degli ottant’anni, Krsto Papic’, nativo del Montenegro, con una prolifica filmografia che copre gli ultimi quarant’anni, ha presentato in concorso Cvjetni Trg (Piazza dei fiori). E si é permesso di giocare la commedia in un thriller di 102 minuti. Sostenuto da validi attori, (Drazen Kuhn, Dragan Despot, Mladen Vulic’), e dalla sceneggiatura di Mate Matisic’, narra di un attore sconosciuto, (recita il lupo in un teatro di marionette) che è incastrato da un commissario di polizia. Per proteggere il figlio, sorpreso a fumare droga, l’attore accetta di travestirsi da sacerdote per confessare un criminale ricoverato in clinica. Scoprira’ che é il fratello del commissario, con la cui moglie ha avuto una relazione che ha spinto la donna al suicidio, e che intrattiene rapporti col potere politico e con quello religioso. La sua registrazione, pero’, é stata boicottata. Il commissario non ha prove contro il fratello, e l’attore pensa di averla fatta franca. Senonché il mafioso viene a sapere di essere sano, viene dimesso e cerca il prete. Quando scopre la sua vera identita’, lo fa cercare dai suoi uomini per eliminarlo. Un po’ d’intuito e tanta fortuna proteggono l’attore e la sua famiglia. Film insolito per un festival, ma anche simpatico intermezzo senza molte pretese, che intrattiene e diverte.
Per il turco Ismail Gunes, cinquanta anni, Atesin Dustugu Yer (Dove il fuoco brucia) é il decimo film e presenta in concorso un testo sul delitto d’onore. Ambientato in una sperduta localita’ rurale, l'opera racconta di un’adolescente che è ricoverata d’urgenza in ospedale dove i genitori scoprono che é incinta. Si chiama Ayse, e non vuol rivelare il nome del padre del bambino. I medici scoprono anche una malformazione, e deve essere operata d’urgenza. Il film descrive la disperazione e la furia del padre che si sente disonorato e che secondo consuetudini ataviche, deve uccidere la figlia per salvare l’onore della famiglia. Per farlo si munisce di veleno e di arnesi per scavare una fossa. Fa montare Ayse in auto per portarla nell’ospedale di una grande citta’, ma progetta di sbarazzarsene durante il tragitto. Senonché incontri ed eventi imprevisti fanno traballare il suo progetto. La ragazza si rivela affettuosa e attenta ai desideri del padre e lo aiuta quando é colto da un attacco epilettico. Il padre, dopo aver pensato a lungo come e quando eliminarla, improvvisamente capisce che deve salvarla. Accelera, ma durante la sosta da un benzinaio, un camion urta la macchina, si apre il portabagagli e la ragazza scopre la bottiglia di veleno, la piccozza e la pala. Il finale é aperto. Dura 105 minuti e lo svolgimento del racconto é volutamente lento quasi volesse assecondare i ritmi della natura. Un cambio di tensione si ha con l’inizio del viaggio che assume i toni del thriller.
Fuori concorso l’anteprima di un film americano girato a Montreal: The Words (Le parole) di Brian Klugman e Lee Sternthal. Sorta di omaggio a Ernst Hemingway, narra di un giovane scrittore a corto d’idee. In viaggio di nozze a Parigi compra una vecchia borsa di pelle. Di nuovo in America, vi scopre un manoscritto celato da una chiusura lampo. Ne é affascinato. Lo presenta all’editore, ed é subito successo, ma non dura a lungo. Il vero autore é un ex soldato americano (Jeremy Irons) che ha narrato la sua storia d’amore con una ragazza francese, (Olivia Wilde), la morte della loro bambina, e la fine della relazione. Il vero autore lo segue in un parco, e con fare gentile gli rivela che quella é la sua storia, ma non vuole niente. Ora ha una vita sua. Il passato non gli interessa. Sentiva soltanto il dovere di informarlo che aveva rubato la vita di un altro. E se ne va. Il giovane (Bradley Cooper) lo perde di vista. Poi lo cerca per tentare di riscattarsi. Lo trova in una serra, ma in maniera garbata e con molta fermezza l’autore lo mette alla porta. Gli dice di non cercarlo piu’. Il problema di coscienza é del giovane, e dovra’ imparare a conviverci. É l’esordio ns1.bluehost.com romantico di due giovani che nel frattempo lavorano a un altro progetto: Tron: l’Heritage.
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