51° SITGES Festival Internacional de Cinema Fantàstic de Catalunya

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logo sitgesSuspiria di Luca Guadagnino ha inaugurato il 51 Festival Internacional de Cinema Fantastic de Catalunya con l’assegnazione del Gran Premi Honorific alla protagonista Tilda Swinton. Per undici giorni, dal 4 al 14, Sitges presenta 250 film in sette sale contando su dieci giurie internazionali per le principali sezioni del Festival. Nella Secció Oficial Fantástic il nuovo film del gallese Gareth Evans Apostle (Apostolo) di 126 minuti, interpretato da Dan Stevens. Già autore di film d’azione quali The Raid e The Wicker Man, questo Apostle postercineasta narra di una piccola isola britannica al principio del XX secolo dove si è insediata una setta religiosa che si amministra con proprie leggi. Dopo una difficile traversata marina e un faticoso cammino si giunge nella valle dove si è ammessi superando ferrei controlli. Dietro l’Eden, per così dire, si nasconde una setta feroce e sanguinaria. Ha rapito una giovane per ottenere un riscatto, e aspetta il fratello dell’ostaggio che dovrebbero liberare su pagamento, ma il giovanotto sa che non ne uscirebbe vivo e sbarca sull’isola con una falsa identità. Scopre una realtà drammatica: dietro ispirati sermoni si cela uno spietato gruppo di comando che impone il coprifuoco, controlla tutti e sopprime chi si ribella. Chiarita la situazione, il regista da il via alla tensione che copre tutta la narrazione descrivendo sotterfugi, scontri ed eliminazioni. Il sangue scorre a fiotti, il film d’azione sconfina nell’Horror, ma nessuno spettatore ha lasciato la sala.

55141Meno coinvolgente, nella stessa sezione, Elizabeth Harvest (Il raccolto di Elisabetta), prodotto da USA e Gran Bretagna, ma diretto dal venezuelano Sebastián Gutiérrez. In 105 minuti descrive i matrimoni del sofisticato Henry che sposa una giovane semplice e la porta nella sua villa ultramoderna. Come insegna Perrault, le dice che può andare dove vuole tranne che nella sua camera di lavoro. In assenza del marito, però, lei supera la soglia proibita e scopre una giovane che le somiglia, tenuta in vita artificialmente. Vorrebbe fuggire, ma tutte le porte hanno un codice e lei dovrà attendere il marito che non la perdonerà. Henry si risposa. Sembra la stessa donna, e si scoprirà che si tratta di cloni che lui ha elaborato. Nella casa risiede anche una scienziata che funge da segretaria di Henry, e un giovane cieco, che potrebbe essere suo figlio. Quando il padrone di casa non ha la meglio tentando di uccidere l’ennesima moglie, e ci lascia la pelle, la lotta si scatena tra i superstiti. Interpretato da Abbey Lee e Ciaran Hinds, il film è a volte ripetitivo, a volte scientificamente didattico, leggermente claustrofobico dentro una villa, labirinto e prigione.
asherNuovo di zecca Asher, il film dello scozzese Michael Caton-Jones, nella sezione Orbita. E’ tanto cinema dalla parte di un regista navigato che qui riunisce vecchie glorie quali Jacqueline Bisset, Richard Dreyfuss, Ron Perlman e la giovane Famke Janssen. Niente di nuovo nella vicenda del vecchio killer a pagamento che vorrebbe smettere, ma si trova al centro di uno scontro che ne prolunga la carriera. Ex Mossad, Asher elimina i cattivi in una New York notturna dove incontra una giovane insegnante di danza con una madre demente. Sicuro e discreto nel suo lavoro, riservato e disilluso nei sentimenti, implica involontariamente la giovane durante l’eliminazione di un mafioso e si offre di proteggerla. Potrebbe essere l’inizio di un idillio, ma tradimenti in seno a due gruppi in lotta mettono nuovamente in pericolo tutti e due. Dura 105 minuti e tende a mettere in risalto la solitudine del killer, le sue abitudini e le complicazioni per una eventuale redenzione. Riesce tuttavia a privilegiare atmosfere da ex Film Noir all’azione e alla violenza che comunque non possono non far parte della narrazione.