10°Sevilla Festival de Cine Europeo

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logo2013Compie dieci anni il Sevilla Festival de Cine Europeo, che si svolge negli stessi giorni del Festival Internazionale del Film di Roma, dall’8 al 16 novembre. Centotrentacinque film in catalogo, otto sezioni di concorso, quattro di informazione. Diciotto i titoli della sezione ufficiale che ne include due italiani: La grande bellezza di Paolo Sorrentino e Sacro GRA di Gianfranco Rosi. Affiancato da una settimana di seminari, conferenze e dibattiti sul cinema europeo, su quello spagnolo e andaluso, e sui nuovi metodi di produzione, il Festival ha sede nel Teatro Lope de Vega, dove David Lean girò alcuni interni di Lawrence d’Arabia (1962).

Inauguratosi con una commedia spagnola, già vista alla Mostra di Venezia, Tres bodas de más (Tre matrimoni di troppo) di Javier Ruiz Caldera, il Festival è la vetrina del cinema europeo in Spagna, ma anche un’occasione per mostrare le nuove leve del cinema nazionali alle quali sono dedicate due sezioni, Resistencias (Resistenze, sette film) e Panorama andaluz (Panorama andaluso, undici titoli). I primi sette sono del tutto inediti.  Árboles (Alberi) del collettivo Los Hijos è diviso in tre parti e si apre con leggende della Nuova Guinea per mostrare popoli in fuga dalla colonizzazione che impone precise zone d’insediamento.
uploads films screenshots thumb 1fa95-dos-amigos resize 620 autoDos Amigos (Due amici) di Polo Menárguez ruota attorno a chiacchiere e confessioni di due amici d’infanzia, storie condite di aneddoti e di bevute. Il tutto in un villaggio abbandonato dalle parti di Soria.
El triste olor de la carne (Il triste odore della carne) di Cristóbal Arteaga Rozas parla di un dirigente, responsabile e vittima della crisi, che tenta di salvare la faccia.
uploads films screenshots thumb 674cd-la-partida resize 620 autoLa partida (La partita) di Antonio Hens Córdoba, coproduzione ispano-cubana, mostra i problemi di due giovani da marciapiede, uno assillato da una ragazza asfissiante, l’altro, logorato dalla passione per un donna matura.
Las aventuras de Lily ojos de gato (Le avventure di Lily occhi di gatto) di Yonai Boix, racconta la notte di Lily, dal comportamento energico e sboccato, ma enigmatica e triste, tra amici, bar, moto e bevute.
Taller de flamenco (Laboratorio di flamenco) di Alfonso Camacho descrive i successi di una bottega di flamenco in un edificio operaio abbandonato, occupato dai residenti nel 2008.
uploads films screenshots thumb 714e0-un-ramo-de-cactus05 resize 620 autoUn ramo de cactus di Pablo Llorca racconta, con un occhio al passato, di un uomo che vuol crescere il nipote lontano dalla famiglia ricca e opportunista. 

Molte le sezioni parallele. Sicuramente la più interessante è FOCUS EUROPA dedicata al Portogallo con ben diciotto lungometraggi. Tra le curiosità la maratona notturna dedicata al grottesco che include due film italiani: Monster dog - Il signore dei cani (1984) di Claudio Fragasso e Dellamore Dellamorte (1994) di Michele Soavi.