27 Novembre 2010
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Die Fremde (letteralmente Gli stranieri, ma il titolo internazionale è When we leave - Quando andiamo via) porta la firma della viennese Feo Aladag, ex attrice passata per la prima volta dietro la macchina da presa, e il marchio della Germania come produzione. È la storia di una giovane donna - interpretata da Sibel Kekilli, già al centro de La sposa turca (Gegen die Wand, 2004) di Fatih Akin - che, stanca delle vessazioni e delle botte inflittele dal marito, fugge da Istanbul e raggiunge, con il figlioletto, la sua famiglia che vive a Berlino. Invece di comprensione, incontra paura di ciò che potranno pensare gli altri, tentativi di sottrarle il piccino e pressanti inviti a ritornare in Turchia. Lei resiste alle minacce e alle violenze, va a scuola, ma non può fermare la tragedia che si annuncia in un finale in cui la vittima è proprio il bimbo. Il film è ricco di ottime intenzioni e raccontato con qualche sbavatura, straordinariamente interpretato dalla giovane attrice, generoso nella denuncia, ma non del tutto slegato da un filone, quello sulla comunità turca che vive in Germania e sui contrasti fra le due culture, che ha già fornito non pochi titoli. In questo caso sembra di assistere a una sorta di riepilogo di cose già viste, tutto molto impegnato e culturalmente elevato, ma anche un po’ scontato.
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