49° SITGES Festival Internacional de Cinema Fantàstic de Catalunya - Pagina 9

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49° SITGES Festival Internacional de Cinema Fantàstic de Catalunya
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I PREMI


Swiss-Army-Man-1Considerando il numero delle sezioni e delle giurie c’è stata un’invasione di premi. Attenendoci alle principali, apriamo con la Secciò Oficial Fantàstic Sitges 2016 dove il Gran Premio è stato vinto dall’inclassificabile film statunitense Swiss Army Man (Soldato svizzero) di Daniels, che ha ottenuto anche il premio d’interpretazione maschile andato a Daniel Radcliffe. Il premio speciale della giuria è stato assegnato all’inglese La autopsia di Jane Doe di André Øvredal. Train to Busan (Il treno per Busan) del coreano Yeong Sang-ho ha avuto il premio per la migliore regia e anche quello per i migliori effetti speciali che ha coronato Jung Hwang-su. Il Premio d’interpretazione femminile è stato di per Senna Nanua, protagonista del film di coproduzione inglese-americana Melanie. The Girl with all the Gifts (Melania. La ragazza con tutti i talenti) di Colm McCarthy. Premio di sceneggiatura a Jeremy Slater per il film prodotto da Spagna e Usa, Pet di Carles Torrens. Premio per la fotografia al coreano Hong Kyung-pyo per il film The Wailing (Lo straniero) di Na Hong-jin. Miglior corto: Curve di Tim Egan (Australia) con una menzione per Limbo di Konstantina Kotzmani, prodotto da Francia e Grecia.
Anche il pubblico ha premiato un film coreano, Agassi (Fatto a mano) di Park Chan-wook. Il premio José Luis Guarner (giuria della critica) è andato a un film già uscito in Italia, il danese The Neon Demon di Nicolas Winding-Refn. Il Premio Citizen Kane al miglior esordiente ha coronato Grave di Julia Ducournau che ha vinto anche il Méliès d’argento quale miglior film europeo. Nella sezione Nove Vision One ha vinto Babak Anvari con Under the Shadow (In penombra), prodotto da Gran Bretagna, Giordania, Qatar.
Nella sezione Nove Vision Plus, il vincitore è l’iraniano Mani Haghighi con A Dragon arrives! (Arriva un drago!). Nella sezione Panorama Fantàstic il premio ha coronato una coproduzione tra Irlanda e Regno Unito, I am not a Serial Killer (Non sono un assassino seriale) di Billy O’brien.
Dulcis in fundo, il film italiano Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti ha vinto il premio della sezione Orbita dove concorrevano tredici film.