13 Ottobre 2013
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46° SITGES Festival Internacional de Cinema Fantàstic de Catalunya |
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The Call di Brad Anderson è stato accolto da novantacinque minuti di tensione e di silenzio dell’affollato auditorio di millecinquecento poltrone, sede del Festival di cinema fantastico. E nessuna defezione come a volte succede con altri film. Lo statunitense Anderson, noto per Il macchinista e Transiberiana, ha trattato un tema spesso frequentato nella fiction, passando anche attraverso situazioni note, riuscendo tuttavia ad accattivarsi l’attenzione del pubblico. Magistralmente interpretato da Halle Berry, il film è imperniato su un centralino della polizia di Los Angeles. Una ragazza è morta perché richiamandola, lei ha messo l’assassino sulle sue tracce. E non se ne dá pace. Sei mesi dopo, peró, in una situazione analoga, sará la voce amica e la donna intrepida e ostinata che metterá in gioco sé stessa per salvarla. Sequestrata in un parcheggio, e chiusa nel bagagliaio da uno psicopatico, una ragazza chiama il numero d’emergenza della polizia ed entra in contatto con lei. Metà on the road, e metà al telefonino, il film descrive i tentativi di identificazione del sequestratore e di inseguimento della macchina in fuga. Puntando su due cose irrinunciabili, l’auto e il telefonino, e su una crisi di coscienza, il regista ha diretto un thriller che tutto cerca tranne l’originalitá, a parte il finale politicamente scorretto e liberatorio, ma che incontra ampio favore da parte di un pubblico subissato da anni di serie TV poliziesche.
Involontari spunti comici nel thriller Patrick dell’australiano Mark Hartley hanno reso accettabili anche scene prive di senso. Remake del film del 1978 di Richard Franklin, il thriller è interpretato da Charles Dance, al quale il direttore del Festival ha consegnato La macchina del tempo, premio alla carriera. Con l’attore, sul palco, anche Pino Donaggio, autore delle musiche del film, il quale ha offerto al pubblico una simpatico omaggio canoro. Cronaca di una follia, il film narra l’ostinazione di un anziano chirurgo in esperimenti su pazienti in coma. Tra questi il giovane Patrick, che sembra possedere poteri eccezionali. Trattato brutalmente, Patrick riceve invece attenzione e affetto da parte di una giovane infermiera che entra in conflitto col medico. Nell’ospedale, sorta di vecchio castello isolato da centri urbani, accadono cose strane e a volte mortali che coinvolgono anche persone vicine all’infermiera. Sembra che la volontà di Patrick agisca a distanza producendo guasti irreversibili. L’affetto dell’infermiera potrebbe attenuare l’ira del giovane, ma ormai nell’ospedale regnano caos e morte. Il lieto fine finge un ritorno alla realtá. La lunga presentazione da parte del regista non aveva fatto sperare in esiti eccezionali, e il film ne è stata la conferma durante i 100 minuti di proiezione. Scritto da Justin King, coinvolge insieme a Charles Dance, anche Rachel Griffiths e Sharni Winson.
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