Sitges - 44º Festival Internacional de Cinema de Catalunya 2011 - Pagina 8

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Sitges - 44º Festival Internacional de Cinema de Catalunya 2011
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altIl Festival chiuderà con l'anteprima del rifacimento di The Thing (La cosa), film prodotto da Usa e Canada per la regia dell'olandese Matthijs Van Heijningen. In attesa dei premi ufficiali, è stato assegnato il Méliès d'Or a Balada triste de trompeta (Ballata triste per tromba) di Alex de la Iglesia, deciso dai rappresentanti dell’European Fantastic Film Festivals Federation (EFFFF). Concorrevano i premiati col Méliès d'Argent dei nove Fantastic FilmFestival europei. Il film di Alex de la Iglesia aveva vinto il Méliès d'Argent al Festival di Amsterdam. Gli altri otto candidati erano: Transfer di Damir Lukacevic; Der lezte Angestellt (L'ultimo impiegato) di Alexander Adolph; Rare Export: A Christmas Tale (Rare Export: un racconto di Natale) di Jamari Helander; Rubber (Gomma) di Quentin Dupieux; Troll Hunter (Il cacciatore di Troll) di Andre Ovedal; Secuestrados (Sequestrati) di Miguel Angel Vivas; Hideways di Agnés Merlet, Attack the Block (Attacco al caseggiato) di Joe Cornish. Tra i film in concorso visti in queste ore merita un posto a parte Momo e no Tegami (Lettera a Momo), film d'animazione di Hiroyuki Okiura. Il regista è un quarantacinquenne che ha collaborato a moltissimi film come Kôkaku kidôtai 1 e 2 (L'attacco dei cyborg 1 e 2 -1995 /2004), ma alla sua seconda regia dopo Jin-Roh - Uomini e lupi (Jin Rô, 1999). Animazione a mano (sette anni di preparazione), il film dura due ore e parla di una bambina di 13 anni, Momo, in lutto per la morte del padre. La madre ha dovuto vendere la casa e stanno partendo per l'isola di Shio per andare a vivere dai nonni. Momo porta con sé una lettera che il padre gli stava scrivendo prima di morire, ma c'è scritto soltanto: Cara Momo. La apre spesso, chiedendosi cosa il padre avrebbe voluto dirle. La giovane, introversa e con la testa piena di fantasie, si adatta a malincuore il trasloco. Durante il giorno è sola nella casa dei nonni. Le strade del paese sono semideserte, si accoda a un gruppo di coetanei che fanno il bagno, ma non lega. Sola in casa è sorpresa da strani rumori. Sono tre personaggi immaginari che prendono corpo soltanto per lei: la lucertola flatulenta Kawa, l'infantile Mame, l’orco Iwa, goloso e arruffone. Gli scomodi e invadenti fantasmi si rivelano amici segreti che finiscono per allietare il soggiorno della bambina. La vicenda presenta analogie col film di Hayao Miyazaki Il mio vicino Totoro (Tonari no Totoro, 1988). Quella, però, era una produzione dello Studio Ghibli e concedeva grandi spazi al mondo fantastico, mentre questa è molto più terrestre: una bambina triste e solitaria in un paese sconosciuto, allietata da tre fantasmi sgangherati e golosi.
Malteno interessante, invece, il britannico Kill List (Elenco di omicidi), secondo film di Ben Wheatley, autore del promettente Down Terrace (2009). Dopo un accidentato lavoro a Kiev che gli ha procurato violente turbe psicologiche, Jay, (Neil Maskell), soldato diventato killer a pagamento, non lavora da otto mesi. In crisi con moglie e bambino, si sente sollevato quando un amico gli affida un incarico. Omicidi di facile compimento si complicano fino a introdurlo in mezzo a sanguinari riti pagani dove sarà costretto a battersi contro un nemico mascherato. Lo aspetta un finale atroce. Gli altri interpreti sono Michael Smiley, MyAnna Buring, Emma Fryer.