50° SITGES Festival Internacional de Cinema Fantàstic de Catalunya - Pagina 7

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50° SITGES Festival Internacional de Cinema Fantàstic de Catalunya
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459922Nella sezione Fantàstic Orbita del Festival un thriller francese, La prochaine fois je viserai le coeur (La prossima volta mirerò al cuore), terzo film dello scrittore e regista Cédric Anger. Interpretato da Guillaume Canet e Ana Girardot, rielabora avvenimenti sanguinosi verificatisi tra il 1978 e il 1979 nel nord della Francia. Una regione rurale è sotto shock per l’assassinio di adolescenti, freddate con colpi di pistola. Polizia e gendarmeria si occupano del caso. Difficile però la cattura del colpevole perché l’assassino psicopatico è anche un gendarme modello. Frank infatti ha due volti, quello dell’omicida freddo e spietato quando è colto da crisi che non riesce a controllare, e quello rigoroso e obbediente quando è in servizio. Il regista gioca a carte scoperte rivelando fin dalle prime scene l’identità dell’assassino, tuttavia la tensione nel moltiplicarsi dei delitti è data dall’attesa di un errore che lo possa tradire. Il film illustra anche il tentativo di relazione sentimentale del protagonista con una ragazza semplice. Lei però gli nasconde qualcosa, e provoca reazioni schizofreniche nel giovane. Per l’interpretazione, Guillaume Canet è stato candidato ai Premi César, segnalazione meritata per la tenuta di un film di 111 minuti tra notti ghiacciate e giorni senza sole.   
affiche-frankensteinNella sezione ufficiale due film che si ispirano a temi classici. Di Bernard Rose, regista di Candyman, un Frankenstein prodotto da Usa e Germania. Dura 89 minuti, si svolge a Los Angeles e tenta un approccio realistico pur all’interno del tema fantastico. Creato in laboratorio, un giovane di bell’aspetto ma con la mentalità di un neonato, Adam, si affeziona a una dottoressa. Però, qualcosa non funziona nell’esperimento, Adam si copre di vesciche e di bubboni, e gli scienziati tentano di eliminarlo. Lui scappa, insanguinato e seminudo, e sulla strada conquista l’affetto di un cane lupo. Dopo la scena del salvataggio di una bambina, che la polizia interpreta come tentativo di assassinio, è selvaggiamente picchiato dagli agenti e ritenuto morto. Risvegliatosi sotto coperto di ghiaia si trascina sotto i ponti dove stringe amicizia con un chitarrista cieco che gli insegna a parlare. Altre incomprensioni e altri disastri sono descritti in maniera quasi realistica fino a una chiusura di stampo romantico. Niente di nuovo sotto il sole, ma un’interpretazione personale e moderna del classico di Mary Shelley.  
miss-hokusai-sarusuberi-miss-hokusai-year-2015-japan-director-keiichi-F65T4BClassica anche la figura del pittore giapponese Katsushika Hokusai che visse a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo. Ora il famoso regista di film d’animazione Keiichi Hara, (Shin Chan, Colorful), racchiude in novanta minuti il manga di culto di Hinako Sugiura Sarusuberi, sulla vita di una delle quattro figlie del pittore, O-Ei, l’unica che ereditò il talento artistico del padre. Miss Hokusai è ambientato nell’antica Edo, oggi Tokyo, e descrive attraverso i cambi di stagione la vita di una donna che tenta di imporsi in un mondo decisamente maschile, l’attenzione per la sorella cieca, le relazioni amorose, e i dissidi col padre. I conflitti nascono dall’impulsività di una donna che tenta di ritagliarsi uno spazio d’artista e il maestro che agisce in relazione alla propria esperienza e al proprio successo. Inoltre il pittore temeva malattie e infezioni: lasciò a O-Ei la cura della figlia cieca e si allontanò dalla moglie. Film per appassionati ma anche rievocazione dei quadri del pittore spesso riproposti sotto l’aspetto accattivante del cinema d’animazione.