42º Sitges Festival Internacional de Cinema de Catalunya 2009 - Pagina 2

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42º Sitges Festival Internacional de Cinema de Catalunya 2009
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Orphan
Orphan

Universalmente noto quale il primo e il più importante Fantafestival tra Europa e Usa, il 42° Festival Internacional de Cinema Fantastic de Catalunya ha accolto la prima mondiale di Orphan. Produzione americana per la regia di Jaume Collet-Serra, barcellonese che ha studiato a Los Angeles, il film è interpretato da Vera Farmiga, Peter Sarsgaard e nei panni della protagonista, Isabelle Fuhrman. Dura due ore e capovolge il mondo delle favole. L’orfana, infatti, è il male. Il regista lo indica al lettore. Non lo sanno invece i genitori adottivi che sono lieti di accoglierla in casa per tenere compagnia alla loro bambina muta. Durante due ore si assiste al progressivo incattivirsi dell’ospite che s’innamora del padre adottivo e vorrebbe far terra bruciata intorno a lui. La madre ne intuisce l’anomalo comportamento, ma avrà difficoltà a essere creduta causa un passato da alcolista e per il dramma seguito alla perdita di una figlia. Lontano dal regista qualsiasi spunto ironico, il film procede come un thriller, con risvolti orrorifici, e si sviluppa in un interno sempre più cupo, riservando alcune sorprese nel finale. Va detto che da alcuni anni, anche in collaborazione col Festival, agisce a Barcellona una Factory per film fantastici in collaborazione con cineasti Usa, che produce tre o quattro film l’anno.

Orphan
Orphan

Se anni fa, quando cominciavo a occuparmi di cinema, dichiara Jaume Collet-Serra, il cinema spagnolo avesse goduto della salute attuale, non sarei partito per gli Usa. Oggi c’è Moviemax, Guillermo Del Toro, Bayona. C’è un’industria che funziona. Allora erano altri tempi. Ho studiato a Los Angeles, e ho lavorato.


E’ stato difficile farsi strada a Hollywood?
 

Difficile? Duro, piuttosto duro. Peró ero giovane, prendevo dei rischi, giravo spot pubblicitari, facevo cose pazze E ha funzionato perché lí ho avuto le maggiori possibilitá.

Come è nato Orphan?
 

Si voleva fare un film di genere. Nella produzione c’era anche Di Caprio. Abbiamo contattato uno scrittore e mi hanno permesso di avere buoni attori. Davvero un cast fortunato.

Le permettono anche cambi di sceneggiatura?
 

Tante varianti sono legate al clima. Molto dipende anche dal budget. Tuttavia sono intervenuto per rendere i personaggi piú reali. Ho voluto che anche l’orfanatrofio apparisse reale.

C’è un’impronta europea nel suo film?
 

Non puoi andare in America e girare un film europeo. Lí i film devono essere di cultura americana. A me piace il cinema del terrore, e ho imparato a girare film di terrore. Tuttavia il mio prossimo film è un thriller da realizzare a Berlino con Liam Neeson. E’ tratto da un libro francese e avrá toni alla Hitchcock. Un thriller d’azione con personaggi forti. Unknown White Male (Maschio bianco sconosciuto) sará pronto per il 2011 e racconta di un uomo che si risveglia dal coma per scoprire che un altro ha assunto la sua identitá. Vorrei che ci fossero piú thriller, ma è molto difficile scriverli. Molto piú difficile di un film di terrore o di una commedia.

Ha pensato di scriverli lei stesso?

Si potrebbe fare, ma scrivere un film ti prende tanto tempo. Preferisco dare un tocco personale intervenendo sulla scelta dei colori, degli obiettivi, delle riprese. Scrivere un thriller, inoltre, richiede molta segretezza. Non puoi raccontarlo neanche agli amici. Devi mantenere il segreto fino a quando il film non sará uscito nelle sale.

Tornando a Orphan: la malattia della quale soffre la bambina è vera o inventata?
 

Ci sono stati vari casi. In Svezia hanno scambiato una ragazza di 25 anni per un ragazzo di 12.

Orphan
Orphan

 

Dagli Usa è giunta anche Isabelle Fuhrman, la protagonista di appena dodici anni che ha girato il film nel passaggio dai 10 agli 11 anni. Un soldo di cacio, tutto pepe, come si sarebbe detto in altri tempi, piccola e graziosa.

Viene da chiederle se le permettono di vedere ‘Orphan’.

Devo chiederlo a mamma. Come è successo per il casting. Quando le ho detto che volevo andare a un’audizione, è stato duro riuscire a convincerla. E ora ho giá firmato un contratto per girare il remake di La piccola principessa, e sto leggendo altre sceneggiature.

E’ contenta di girare film, o sarebbe meglio una serie Tv?

No, preferisco i film perché ti offrono la possibilitá di interpretare personaggi differenti. In una serie Tv sei sempre lo stesso personaggio e lo interpreti per anni.

Non vede le serie Tv?

Sí, vedo Fame tutti i giorni. E m’interessa perché a me piace cantare. Suono anche la chitarra. La danza m’interessa meno.

Problemi con l’interpretazione di Orphan?

Ho tentato di essere il piú credibile possibile. Avevo visto tanti film. Di terrore soltanto uno! Il problema era il trucco. Avevamo quattro ore per una ripresa e due ore e mezzo se ne andavano per cambiarmi la faccia. All’inizio ho avuto qualche difficoltá nel ricordare la parte, poi è stato semplice. Ho capito che ogni volta dovevo mettere tutta l’emozione in una sola scena.

 Va a scuola?

Certo. La materia che preferisco è l’inglese. Mi piace anche dipingere. Lo sa che la foto del mio volto sul cartellone del film mi ha procurato dei complimenti. Un’amica mi ha detto: nel film sei proprio Freak.