22 Medfilm Festival Roma - Pagina 5

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MV5BZGFhZWFhOWItMmJiOC00NDNjLTlmYTctMGZiODliZjY5Njk4XkEyXkFqcGdeQXVyMzU1OTM4NDU. V1 UY268 CR50182268 AL Nella sezione Focus Iran del Festival, Abad va Yek Rooz, (La vita e un giorno), è il film dirompente e drammatico dell’esordiente Saeed Roustayi, 27 anni, nativo di Teheran. Tra Rocco e i suoi fratelli (1960) di Luchino Visconti e Un tram che si chiama Desiderio (A Streetcar Named Desire, 1951) di Elia Kazan, mette in scena la radiografia di una famiglia miserabile e dilaniata nel sud di Teheran. Girato quasi interamente in un interno, descrive i maneggi del figlio maggiore, Morteza, contabile in uno snack, che vuol far sposare la sorella minore, Somayeh, a un ricco afghano. Lei, pur di non restare zitella, sembra accettare la proposta di matrimonio. In realtà il fratello sta cedendo la sorella in cambio di una forte somma che gli permetterebbe di aprire un Fast Food. Tuttavia si tratta di una famiglia numerosa, orfani di padre e con una madre cretina e malata. Tanto stupida da nascondere la droga del figlio tossicodipendente Mohsen, ritenendo che dalla vendita possa ricavare denaro per l’istruzione dell’adolescente, Navid. Il film si apre con Mohsen che telefona a un compratore, e col fratello che gli toglie le dosi da vendere. Può essere un agente sotto copertura, gli dice, e infatti è così, ma trovandolo pulito, lo rilasciano. Sembra quindi che Morteza sia il responsabile della famiglia, ma salvando il fratello ha salvato la casa da una perquisizione. E si affretta a far sparire la droga e a far pulizia. Ora vorrebbe sbarazzarsi del fratello, aprire il ristorante e vivere con la sua amante, ma ha molte sorelle, tutte frastornate dall’imminente partenza di Somayeh. Azam, sposata con uomo agiato, va spesso in vacanza a Dubai e a Kish Island, è occupata dall’acquisto di una nuova auto, ma viene continuamente nella vecchia casa. Shanaz, separata dal marito che le passa un mensile, ha un figlio grande che ha ricevuto un piccolo sfregio al volto e si sta muovendo per denunciarlo e ottenere un forte risarcimento. E poi c’è un’altra sorella, compulsiva, che va e viene inventandosi sempre nuovi lavori. Chi soffre più di tutti, però, è Navid, ragazzo geniale, all’inizio dell’adolescenza, che rischia di essere coinvolto dalle miserie di casa e del rione, e che è triste per la partenza di Somayeh. Scritto e diretto da Saeed Roustayi, che ha all’attivo tre corti girati tra il 2012 e il 2014, il film dura 115 minuti pieni di litigi e di tensioni. E gli scontri verbali sembrano spesso sovrapporsi, tanto da far intuire che i sottotitoli inglesi debbano essere molto sintetici. Coraggioso e singolare questo quadro di miserie realizzato nell’Iran post rivoluzionaria, è un film poco visto dopo la sua partecipazione in Iran al Fajr Film Festival del febbraio scorso.
blessedbenefit 01-h 2016Gioioso, invece, l’esordio di Mahmoud al Massad in un lungometraggio di finzione. Giordano di 47 anni, attivo da vent’anni con corti e documentari premiati in molti Festival, concorre nella sezione ufficiale al Premio Amore e Psiche con Inshallah Istafadit (Beato beneficio). Commedia di 83 minuti prodotta da Germania, Giordania, Olanda e Qatar, narra di Ahmad, operaio edile, condannato a tre mesi di carcere per aver utilizzato un anticipo per aiutare il cugino a vendere dieci computer portatili sperando di ottenere un piccolo ricavo. Problemi di dogana, però, ritardano la vendita. Non potendo restituire la somma, l’operaio viene detenuto per frode. Sarà un inferno la galera? Proprio no! Ahmad, di mezza età, scaltro e sereno, diventa amico di tutti, e spesso arbitro di piccoli diverbi. Non solo, ma lontano da tante preoccupazioni, libero da telefonini che squillano, e col cibo assicurato, scopre una nuova libertà. Come Totò di Dov’è la libertà…? (1954) di Roberto Rossellini, Ahmad gode della breve vacanza che gli offre il carcere, ma già si preoccupa di quando sarà rimesso in libertà. Decisamente più divertente del film italiano, e questo è sicuramente l’intento del regista e sceneggiatore, il film si avvale di alcuni attori eccellenti: Ahmad Traher, Maher Khammash, Odai Hijazi, Nadeem Rimawi.