22 Medfilm Festival Roma - Pagina 3

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Schermata-2016-09-04-alle-02.38.00Gettando uno sguardo sul catalogo del 22 MedFilm Festival, tra novanta titoli ne abbiamo scelti tre della sezione Le Perle: alla scoperta del nuovo cinema italiano, un lungometraggio e due mediometraggi. Il primo era fuori concorso a Venezia dove ha vinto lo Jaeger-Lecoultre Glory to the Filmmaker Award 2016 andato a Amir Naderi. Il regista iraniano, che ha girato film in Giappone e negli Usa dove da tempo risiede, ha realizzato il suo primo film italiano, Monte, con gli attori Andrea Sartoretti, Claudia Potenza, Zaccaria Zanghellini, Anna Bonaiuto. In un passato non definito, forse di epoca medievale, Agostino, la moglie Nina e il figlio adolescente, Giovanni, vivono ai piedi di un’alta montagna rocciosa che non lascia trapelare i raggi del sole. Vivono là da sempre, con altre famiglie, tentando di ricavare dal suolo, ormai sterile, di che sopravvivere. Quando le altre famiglie decidono di scendere a valle per costruirsi un futuro migliore, Nina non si muove. Vuole restare dove ha appena sepolto la figlia, e dove il cimitero custodisce le tombe dei loro trapassati. E neanche Agostino vuole abbandonare quella terra perché non ritiene giusto che i poveri debbano staccarsi dalle proprie radici. Isolati tra rocce e sterpaglie, strappando radici e tentando di cacciare una selvaggina quasi inesistente, lavorano utensili dSolitudinei legno e pupazze di panno che Agostino tenta di vendere. Non trova acquirenti. Non solo, ma gli stracci che indossa tengono a distanza le persone. E quando tenta di vendere l’unico oggetto di valore, il pettine intarsiato della moglie, viene accusato di furto e inseguito dalle guardie. Sfuggito all’arresto, la moglie e rinchiusa in un monastero. Alla fine i tre si ritrovano nella baita: laceri, affamati e quasi fuori di testa, ma decisi a rivoltarsi contro la montagna che gli toglie il sole e non consente di avere pane. E’ una sorta di poema epico che ricorda  in immagini la rivoluzione di Giotto contro la pittura bizantina, il film dura 105 minuti e decanta all’inizio e nella parte centrale la solitudine dei tre in un’epoca di floridi commerci e di serena vita monasteriale. Nella parte finale, quando l’isolamento, l’incomprensione dei potenti e la miseria, uniti alla caparbietà di ancorarsi alla propria terra, li spingono sull’orlo della follia, il racconto s’inasprisce e trova nella ripetizione, che è anche un atto di fede, la risposta al destino avverso.
A differenza di Amir Naderi, che ha appena compiuto settant’anni, gli altri sono giovani usciti dal Centro Sperimentale di Cinematografia. Davide Vigore, 27 anni, dopo corti e videoclip ha girato nel 2015 Fuorigioco sulla vita dell’ex calciatore Schillaci. Qui presenta La compagna della solitudine, 53 minuti sulla vita di un anziano architetto e insegnante universitario, interpretato da Massimo Chiappini. Erede dei Borghese, vive con una trentenne e il figlio di circa dieci anni. Ognuno ha la propria vita. Con tutte le malattie della vecchiaia lo vediamo spesso sottoporsi a controlli e analisi e a intrattenersi con coetanei, ma è essenzialmente solo nel prestigioso appartamento con vista su Roma e nelle sue passeggiate.
1. una foto del film tomba del tuffatore di yan cheng federico francioni-2Tomba del tuffatore invece dura 30 minuti ed è firmato da due ex allievi del CSC: Federico Francioni e Yan Cheng. Prendendo spunto dalla siluetta del tuffatore dipinta su una tomba greca, i due vagano sulla Costiera Amalfitana tra presente e passato, tra itinerari turistici e miti greco-romani, in una mescolanza di immagini che include persone che si tuffano da un ponte, frammenti di eventi e di spettacoli, resti di antichi templi, reperti archeologici e scorci di panorami marini.