Festival Internazionale del Film di Cannes 2016 - Pagina 7

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Festival Internazionale del Film di Cannes 2016
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PatersonPaterson è una cittadina del New Jersey, vicina a New York e nota per aver ospitato alcuni famosi poeti americani, fra cui William Carlos Williams (1883 –1963) e Allan Ginsberg (1926 – 1997) che ne fu allievo. Jim Jarmusch dedica un film con questo titolo a un giovane autista di autobus pubblici che, nel tempo libero, scrive versi. E’ un’opera densa di lievità e poesia in cui non accade nulla di quanto sarebbe considerato rilevante in altri casi se non, alla fine di una settima del tutto normale, la distruzione, da parte del cane di casa, brutto e invidioso, del quaderno d’appunti a cui il giovane poeta aveva affidatole sue composizioni. E’ il classico film fatto di niente, ma ricco di sentimenti in cui la contrapposizione fra la ritrosia dell’uomo e la continua esternazione artistica della compagna, vera proprietaria dell’animale, funzionano come raffronto fra l’esigenza profonda di creare e la ricerca di un riconoscimento artistico solo mondano. Sono due poli che sintetizzano opposti sensi della vita e trovano una sorta di risarcimento nell’incontro con il giapponese capitato in quella cittadina solo per rendere omaggio ai grandi poeti che vi hanno abitato. Il quadernetto intonso che regala all’autista – poeta che ha appena visto trasformati in pezzetti di carta i suoi versi, segnala il senso di un’esistenza e di un lavoro che vivono in quanto esigenza umana profonda, sganciata da qualsiasi riconoscimento esterno. E’ un film leve e bello come una bolla di sapone che solo un poeta e cineasta poteva realizzare.
lovingLoving dell’americano Jeff Nichols ricostruisce il calvario di Mildred e Richard Loving una coppia formata da una casalinga di colore e da un muratore bianco che ebbero a che fare con le leggi razziste americane dal 1958, quando andarono a vivere in uno stato che non ammetteva i matrimoni misti, siano alla pronuncia, nel 1967, della Corte Suprema in loro favore con la cassazione della legge vigente nello stato di Virginia. La storia è raccontata con precisione di particolari, come sa fare il cinema americano quando ricostruisce i grandi eventi sociali, e reso da attori – Ruth Negga e Joel Edgerton – bravi e misurati nel dare vita ai loro personaggi. E’ stato un caso giuridico di grande portata sulla cui scia molti stati del Sud degli USA cassarono le leggi razziste che avevano promulgato decenni prima, tanto che la dizione Loving contro Virginia è entrata nell’uso comune a significare il diritto all’amore indipendentemente dalle condizioni raziali, economiche o sessuali. Un film generoso, democratico nel senso più completo del termine che ha il solo difetto di apparire più una perorazione archeologica che non una predizione conto i diritti ancor oggi violati negli Usa e non solo in quel paese.
apprendistaLa sezione Un Certain Regard ha presentato Apprentice (Apprendista), firmato dal singaporiano Boo Jungfeng. E’ una storia bastata sui triboli del giovane Aiman, assegnato a una prigione di massima sicurezze in cui anni prima è stato giustiziato suo padre. Lui entra facilmente nelle grazie del boia ufficiale, lo stesso che ha messo a morte il suo genitore, e ne prende il posto quando questi è vittima di una incidente d’auto. L’ultima inquadratura si ferma prima dello scatto della leva che conclude (o dovrebbe concludere) l'esecuzione condotta dal nuovo boia. E’ un film contro la pena di morte, tanto frequentemente praticata in quella nella citta – stato soprattutto nei casi di traffico di stupefacenti, ma che aggiunge poco o niente a quanto visto ed esposto in altre occasioni.