53° Festival Internacional de Cine de Gijón - Pagina 5

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53° Festival Internacional de Cine de Gijón
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right-now-wrong-then-2015-hong-sang-soo001Ji-geum-eun-mat-go-geu-ddae-neun-teul-li-da, titolo internazionale Right Now, Wrong Then (Giusto adesso, sbagliato dopo, 2015) di Sang-soo Hong è una interessante pellicola sudcoreana divisa in due parti esattamente uguali, un’ora ciascuna, che racconta una giornata di un cineasta giunto in anticipo in città di provincia dove presenteranno un suo film a cui farà seguito un dibattito con lui presente. Le due anime della stessa sceneggiatura differiscono di poco ma prevedono gli sviluppi differenti se il regista incontra una ragazza sconosciuta per strada o in una stanza delle preghiere buddista. Il cinquantacinquenne regista non è certo un nome sconosciuto per i cinefili, vari suoi titoli hanno partecipato a Festival a livello internazionale e a Cannes, nel 2010, il suo Hahaha è stato premiato a Un Certain Regard. Questo cineasta ha alle spalle sedici titoli realizzati dal 1996 ad oggi ed è considerato innovativo, capace ogni volta di stupire o per la storia raccontata o per come riesce a trasmetterla allo spettatore. Può piacere oppure no, ma sicuramente la sua originalità merita attenzione. La storia è semplice e parrebbe quasi l’inizio di una love story che, in realtà, non sboccia. Al Festival di Locarno il film  ha vinto premi per il il miglioe film, il migliore attore e quello della giuria ecumenica, questo dimostra quanto possa essere considerato interessante. Il regista ha studiato alla sudcoreana Chungang University per poi trasferirsi negli Stati Uniti dove ha continuato la sua formazione presso il College of Arts and Crafts della California e nell’Art Institute di Chicago. Il Festival di Gijón gli ha dedicato una retrospettiva nel 2013 e ha pubblicato un libro sul suo lavoro cinematografico. Un cineasta indipendente arriva con un giorno d'anticipo nella città di provincia dove dovrà presentare un suo film, approfittando del tempo libero, entra in un palazzo dove incontra un giovane artista, con la quale passa il resto della giornata. Visita il suo studio, conosce il suo lavoro, cenano e bevono in un ristorante di sakè - una specie di enoteca asiatica - fino a quando lei pone una domanda la cui risposta cambia ogni cosa. E’ probabile che se il giorno dovesse iniziare in quel momento entrambi si comporterebbero in modo diverso: ma si può cambiare il passato e il proprio destino?
1441360841 55e96bc94c85a neonbullposterNeon Bull (Toro al neon) sembra composto da due film, una commedia tradizionale dai toni drammatici, che occupa lo spazio di oltre un’ora, e un finale in cui vi è grande crudezza con scene di sesso che coinvolgono anche una donna incinta. Il tutto in un cinema verità in cui non esiste la finzione. E’ diretto dal trentaduenne brasiliano Gabriel Mascaro che dimostra nello stile narrativo e nella scelta delle immagini le sue molteplici identità. Lavora tra cinema e arti visuali proponendo opere e performance al Guggenheim Museum, al MACBA di Barcellona, al MOMA di New York ed in tantissimi altri prestigiosi luoghi d’arte. I suoi film sono stati presentati a Locarno, San Sebastián, IDFA, BFI di Londra, IFFR di Rotterdam, a Clermont Ferrand ed in atri dodici festival. Ancora giovanissimo, ha ottenuto risultati che molti artisti non hanno raggiunto in tutta una vita. Ama stupire e ci riesce benissimo, gli piace inventare situazioni apparentemente normali per poi creare incredibili tensioni emotive. Non si capisce dove finisca il gioco e dove inizi l’arte, sicuramente è un nome che sentiremo sempre più frequentemente, anche perché è stato adottato da varie rassegne sensibili al cinema autoriale. Il giovane Iremar, nonostante sogni di divenire un creatore di moda, sopravvive facendo il cowboy e prepara i tori prima che si esibiscano. Lavora tra le quinte di Vaquejadas, un tipico rodeo del nord-est rurale del Brasile in cui due uomini in sella a mucche devono fare cadere a terra un toro prendendolo per la coda. La sua casa è il camion che trasporta anche gli animali da spettacolo, un mezzo di trasporto che condivide con due colleghi: Ze (che si occupa con lui degli animali) e la guidatrice che si esibisce anche come ballerina sexy in coreografie concettuali. Lei è anche madre di Cacá, una ragazzina con più logica di tutti gli altri messi assieme. Formano una strana famiglia in cui ogni cosa viene accettata e mai discussa. Lui ha un lavoro sporco, poco gratificante occupandosi soprattutto di pulire gli escrementi lasciati dagli animali. Sembra che il settore tessile stia avendo uno sviluppo e il desiderio del giovane di cambiare la sua vita parrebbe divenire realtà. Il film ha vinto il Premio Speciale della sezione Orizzonti della Mostra di Venezia, ha creato scalpore e destato contestazioni per il contenuto di alcune scene che possono dare forte disagio agli spettatori.