Quattro sceneggiatori per scrivere per il cinema una vicenda realmente accaduta oltre 20 anni orsono. Ma subito risulta essere troppo lungo, con pochi personaggi e spesso solo abbozzati che sono realmente poco utili alla narrazione: poliziotti, archivisti, una moglie gelosa e altre figure che attraversano lo schermo senza lasciare una seppure minima traccia. Non è la prima volta che il nostro cinema si occupa di questo fatto di cronaca, e con Qui non è il paradiso (2000) Gianluca Maria Tavarelli aveva costruito un thriller perfettibile ma che aveva tutte le caratteristiche di un buon prodotto di intrattenimento. Attori non particolarmente noti tranne Antonio Catania e il cantante Adriano Pappalardo – tra gli altri ricordiamo Fabrizio Gifuni, Erika Bernardi, Valerio Binasco, Ugo Conti, Riccardo Zinna – il film era stato valutato dalla critica più che bene. Imbarazzante quanto realizzato, invece, da Vincenzo Alfieri, qui al suo secondo lungometraggio dopo il promettente I peggiori (2017) che lo vedeva anche tra gli interpreti al fianco di Lino Guanciale, che appare come prodotto dal taglio televisivo interpretato senza grinta e bravura da un buon cast che comprende Fabio De Luigi, Edoardo Leo, Giampaolo Morelli, Giuseppe Ragone e Gianmarco Tognazzi. Il personaggio meno credibile è il collega del “rapinatore per un giorno” a cui la sceneggiatura ha fornito caratteristiche che da subito lo identificano per un personaggio misterioso e, quindi, dalla probabile doppia vita. Ma anche l’autista del furgone portavalori ha caratteristiche che fanno immediatamente capire le sue intenzioni. L’idea che hanno i realizzatori sul crime story sono poco interessanti e i 110 minuti della sua durata spesso annoiano. Ispirato a un fatto di cronaca accaduto a Torino nel 1996, narra di Luigi, impiegato postale con la passione per il lusso e le belle donne, che ha sempre sognato la baby pensione e una vita da nullafacente di lusso in Costa Rica. Quando a causa del cambio di legge si rende conto di dovere lavorare ancora per 15 e più anni, è disposto a tutto, anche a rapinare il furgone portavalori che guida tutti i giorni e a rinunciare alla seducente ragazza incontrata in una notte sfrenata come tante.