28th Brussels International Fantastic Film Festival

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Sito del festival: http://www.bifff.org/

28th Brussels International Fantastic Film Festival 

Buone notizie dal 28th Brussels International Fantastic Film Festival che attraversa senza grandi problemi la crisi che ha colpito molti altri Festival. Alla base il grande sostegno popolare degli appassionati di fantascienza. E quasi a premiare il 28 Bifff, l’anteprima mondiale del nuovo film di Luc Besson, Les aventures extraordinaires d’Adèle Blanc-Sec (Le avventure straordinarie di Adèle Blanc-Sec)  basato su due albi a fumetti di Jacques Tardi. Adèle Blanc-Sec  è una giovane e famosa scrittrice di libri gialli dei primi anni del Novecento molto popolare in Francia e Belgio.

Le avventure straordinarie di Adèle Blanc-Sec
Le avventure straordinarie di Adèle Blanc-Sec

Vestita alla moda, largo cappello piumato, lunghe gonne, guanti e ombrello, è una donna indomita e sicura, di poche parole, ma incisive. Per anni si pensava che il personaggio sarebbe diventato il protagonista di un cartone animato giapponese, ma è stato Luc Besson a spuntarla, e con sommo gradimento dell’autore del fumetto. E ha lanciato una nuova attrice, Louise Bourgoin, molto più bella del prototipo disegnato, fatto del tutto evidente per chi conosce la grafica di Jacques Tardi. Ne conserva l’ironia, l’intuito e l’attività frenetica che riproduce la dinamica dei fumetti. Girato con molti mezzi su grande schermo, il film frequenta i paesaggi di Indiana Jones e della Mummia, ma le atmosfere gravitano tra paradosso, ironia e battute caustiche. Siamo nel 1912.  Adèle parte per l’Egitto. Deve prelevare la mummia del medico del faraone per farlo tornare in vita da un famoso scienziato parigino, Espérandieu, che ha appena fatto rivivere uno pterodattilo del museo.Ha bisogno di quel medico per guarire la sorella in coma. Frattanto l’uccello preistorico vola su Parigi combinando disastri e provocando l’incarcerazionerazione dello scienziato.

Ondina
Ondina

S’intende che il ritorno di Adèle accelera gli avvenimenti mediante una serie di vicende rocambolesche, travestimenti e disavventure, incluso l’assiduo corteggiamento di un giovane studioso timido che non ha capito lo spirito di Adèle e che dopo infruttuosi approcci rivolgerà la sua attenzione alla sorella, miracolosamente tornata in vita. Interpretato da Mathieu Amalric, Gilles Lellouche, Philipe Nahon, Frédérique Bell, il film offre un simpatico intrattenimento per famiglie, e non solo, una colorita ricostruzione della Parigi della Belle Epoque e un’immersione in un mondo fantastico e surreale popolato da personaggi singolari. Da vedere. Presentato al Toronto International Film Festival col sostegno di Bono e di The Edge degli U2, Ondine di Neil Jordan è in programma al prossimo Tribeca Film Festival e uscirà negli Usa il 4 giugno. Al 28th Bifff di Bruxelles è stato accolto da calorosi applausi. Scritto e diretto dal sessantenne regista irlandese, il film riporta l’autore ai temi dei suoi primi romanzi e di film quali In compagnia dei lupi. Metafora della realtà, personaggio creato dall’immaginazione della piccola protagonista, o racconto fantastico, Ondine racconta di un giovane pescatore, Syraceuse (Colin Farrell), lasciato dalla moglie (Dervla Kirwan) che ora convive con un altro. Causa della separazione l’alcolismo. Ritiratosi in un cottage abbandonato, che era stato di sua madre, Syraceuse ha smesso di bere da un paio d’anni, ma nel paese di pescatori continua a essere considerato un ubriacone. Ha una barca, e vive di pesca, anche se non ha mai conosciuto raccolte miracolose. Inoltre deve dedicare parte del suo tempo alla figlia Anna (Alison Barry), una bambina in dialisi che si muove su sedia a rotelle. Il fatto straordinario si produce quando issando a bordo la rete col pesce, Syraceuse scorge il corpo di una giovane donna impigliato nella rete. Crede di aver pescato un cadavere, ma la donna è ancora viva. E’ una ragazza bionda, dai lineamenti fini, la quale sostiene di chiamarsi Ondine (Alicja Bachleda-Curus), e di volersi tenere al riparo di sguardi indiscreti. Superato lo stupore, il giovanotto l’accoglie nel suo cottage e le dice che può restare quanto vuole. Lei, discreta, si limita a mettere ordine nel cottage. Da quel momento quando esce a pesca ottiene raccolte eccezionali il cui ricavato gli permette di sostenere le spese per la dialisi della figlia. Quest’ultima, quando conosce Ondine, la scambia per una sirena e diventa sua amica. Nel villaggio, però, si sparge la voce che il marinaio convive con una donna, e la faccenda incuriosisce e irrita l’ex moglie, ma lasciamola un momento da parte perché il racconto punta sul mistero dell’origine di Ondine. Chi è? Da dove viene. Cosa vuole? Il povero marinaio, sotto pressione, decide di sbarazzarsene e di lasciarla sull’isola del faro. Poi ci ripensa e la cerca di nuovo. Alla fine si troverà davanti a una spiegazione tutto sommato plausibile e molto terrestre, che qui non sveliamo, una storia al centro di una situazione complicata. Prodotto dallo stesso Neil Jordan e dall’Irish Film Board conta tra gli interpreti anche Stephen Rea, Tony Curran, Tom Anderson. Si segue come una favola, ma anche come thriller o un film fantastico narrato come una storia quotidiana.