28th Brussels International Fantastic Film Festival - Pagina 2

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28th Brussels International Fantastic Film Festival
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L'assassino che è in me
L'assassino che è in me

Tra i 64 film della sezione ufficiale, la maggior parte in concorso, il 28th Bifff presenta anche pellicole già viste al Festival Fantastico di Sitges. Da Berlino, invece, il film di un autore che si cimenta col film noir. E’ Michael Winterbottom, che ha Berlino aveva vinto un Orso d’oro nel 2003 con Cose di questo mondo (In this World, 2002) e un Orso d’argento nel 2006 con The Road to Guantanamo (2006). Folgorato da un libro di Jim Thompson (1906-1977) che scrisse più di trenta romanzi e che collaborò con Stanley Kubrick in Rapina a mano armata (The Killing, 1956) e Orizzonti di gloria (Paths of Glory, 1957), e del quale Sam Peckinpah portò sugli schermi Getaway! (The Getaway, 1972), il regista inglese è rimasto affascinato da The Killer Inside Me (L'assassino che è in me). E’ un romanzo noir del 1952 che è stato portato sugli schermi, nel 1976, da Burt Kennedy, versione non vista da Winterbottom che del libro ha apprezzato il senso della tragedia, quello della possibilità di un amore, di un’amicizia, di qualcosa di bello che il protagonista distrugge completamente. Interpretato da Casey Affleck, Lou Ford è un giovane algido e gentile giunto nella città di provincia quale aiuto dello sceriffo (Tom Bower). Sollecitato dal potente Chester Conway (Ned Beatty), l’anziano tutore della legge chiede a Lou di obbligare Joyce Lakeland, (Jessica Alba) a lasciare la città. Lei è una escort diremmo oggi, che riceve in casa, e che è diventata l’amante del figlio di Conway, Elmer (Jay R. Ferguson). In maniera distaccata, quasi burocratica, Lou comunica a Joyce di cambiare aria. Lei, bella e sensuale, ma anche perspicace e seduttrice, lo insulta. Lui lascia partire un paio di schiaffi, e dalla bagarre nasce la passione. La frequenta per qualche giorno, alternando la relazione con quella di Amy, (Kate Hudson), vicina di casa che si considera la fidanzata dell’agente, ma quando il vecchio Conway insiste, lui escogita un piano per liberarsi della prostituta e di Elmer, ex compagno di scuola che l’ha sempre umiliato. Sapendo dell’ultimo addio tra i due, Lou precede Elmer, ammazza di botte Joyce e con la pistola della ragazza lo fredda. Sono avviate delle indagini, ma lo spettatore è avvisato: il noir si svolge nella testa dell’agente, microcosmo scellerato di un figlio violentato dal padre e trasformato in un sadico killer. Il racconto prosegue con altre morti e con altre indagini per sboccare in un finale che è la parte più debole del racconto. E' il primo film americano di Winterbottom, calato nel mondo chiuso della provincia Usa degli anni Cinquanta. Di questo paesaggio propone con forza atmosfere e comportamenti, L'assassino che è in me è un film duro, con un protagonista psicopatico e sfuggente. Molto bravi gli attori, tra i quali vanno citati anche Bill Pullman, Elias Koteas e Simon Baker.