2nd Cyprus Film Days - Pagina 2

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2nd Cyprus Film Days
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Il violino
Da ricordare anche El Violin (Il violino) del messicano Francisco Vargar, già in cartellone all’ultimo festival di Cannes ove l’interprete, l’ultraottantenne Don Angel Tavira, ha vinto il premio per l’interpretazione maschile della sezione Un Certain Regard. Il film sembra un richiamo, in salsa latinoamericana, alle opere della scuola di Leningrado degli anni settanta, con il bianco e nero virato, i riferimenti al cinema classico, la denuncia della violenza della guerra e quella dei torti subiti dagli umili. In questo caso le vittime sono i poveri contadini di una regione montagnosa del Mexico (il Chiapas?) che organizzano una guerriglia contro un governo rappresentato da soldati crudelissimi e dotati d’armi moderne. La storia ruota attorno ad un vecchio violinista, privo di una mano, che entra nelle grazie di un comandante torturatore. Questi, quando scopre che l’anziano aiuta i ribelli, mette da parte i modi urbani e lo uccide. E' un film nobile, anche se stilisticamente non molto originale e pieno di riferimenti ad altri modi di fare cinema.
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Anima sopraffatta
Vari anche i titoli di provenienza ateniese, fra questi un particolare interesse a accompagnato la proiezione di I pisyhi sto stoma (Anima sopraffatta) di Yannis Economidis, presentato anche alla Semaine de La Critique di Cannes 2006. Un povero cristo è angariato dalla moglie, che lo tradisce apertamente, e vessato da un capo, con connotati mafiosi, che gli infligge continue umiliazioni. La pressione su di lui cresce sino ad esplodere in un atto di sanguinosa violenza. Non ci vuole molta fantasia per ricordare un testo ben più famoso a cui il regista sembra essersi ispirato senza, peraltro, citarlo: Woyzeck di Georg Büchner. Se la fonte non è nuova, non lo è neppure il registro stilistico che gioca su materiali abbastanza usurati: primi piani in colori marci, atmosfere notturne, recitazione gridata oltre ogni necessità.