Bari International Film Festival - 2017 - Pagina 2

Stampa
PDF
Indice
Bari International Film Festival - 2017
Pagina 2
Pagina 3
Tutte le pagine

Miss SloaneMiss Sloane (Miss Sloane – Giochi di potere) dell’inglese John Madden, un regista particolarmente prolifico che ha firmato dal 1982 ad oggi bel 25 regie fra film e telefilm, ha al centro la figura di una lobbista americana che, per far trionfare la causa per cui è stata ingaggiata – l’approvazione di una legge che mette qualche freno alla vendita delle armi – arriva sino a costruire un meccanismo che, lei ne è cosciente sin dall’inizio, la porterà in prigione, ma le consentirà anche di svelare le trame oscure e corruttive di cui sono complici senatori e fabbricanti di armi. È uno spaccato inquietante della politica americana che la regia smonta dall’interno riuscendo a disvelarne i meccanismi anche quando non appaiono lineari. Quello dei lobbisti è un mondo e una professione che hanno piena dignità nella politica americana, ove sono regolati da norme precise che, tuttavia, spesso sono ignorate. Il film non mette in discussione la legittimità di queste forze d’influenza i cui obiettivi sono quelli di rispondere alla loro clientela, indipendentemente dalla adesione o meno agli interessi di cui si fanno paladini. È una questione lontana dalle impostazioni tipiche della democrazia mediterranea, anche se non mancano neppure da noi gruppi di pressione che influenzano pesantemente le scelte parlamentari. Il film di questo regista ha il merito di svelare, come in un poliziesco, il marcio che c’è in Danimarca ma senza mettere in discussione la legittimità di queste pratiche e il loro peso sul travisamento, in qualsiasi direzione, della volontà popolare così come è emersa dalle urne. In altre parole un testo interessante perciò che svela, ma lacunoso per ciò che denuncia.

CodiceUnlocked VersioneWEBIl produttore e regista inglese Michael Apted ha alle spalle una lunga carriera sia nel cinema sia nella televisione. La sua ultima fatica, Unlocked – Codice Unlocked è un film d’azione travestito da storia spionistica. Una donna, agente della CIA ed esperta nella conduzione di interrogatori, riesce ad ottenere da un membro di una cellula terroristica informazioni su un prossimo attacco contro un obiettivo americano a Londra. A poco a poco la donna scopre di essere al centro di una complessa rete di giochi doppi e tripli in cui sono coinvolti altri agenti americani e inglesi. Con il suo operato ha fornito involontariamente informazioni che, anziché scoraggiare, agevoleranno l’esecuzione del piano criminoso. Inizia a questo punto una girandola di scontri, sparatorie e accadimenti vari degni più di un film d’azione che non di un racconto di spionaggio. Fra pugni, coltellate e sparatorie interminabili si consuma una vicenda debitamente fracassona che passa dagli Stati Uniti a Londra per concludersi sanguinosamente a Praga. È un testo rumoroso e improbabile che gioca le sue carte più sulle scene di conflitto e sugli inseguimenti d’auto che non sulla ricerca di un minimo di probabilità. Per chi ama questo genere è un’occasione di divertimento e un surplus d’adrenalina, ma non ha nulla a che vedere sia con la probabilità che con la psicologia dei personaggi.