Taormina BNL FilmFest 2005

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Italiani a Taormina

sito ufficiale: http://www.taorminafilmfest.it/2005/

ImageIl Taormina BNL FilmFest aveva in programma quattro titoli italiani, di cui vale la pena parlare. Due erano in concorso (Apnea di Roberto Dordin e Gli occhi dell’altro di Gianpaolo Tescari), altri due (Sergio Amidei - Ritratto di uno scrittore di cinema d’Ettore e Silvia Scola e Ti piace Hitchcock? di Dario Argento) erano fra le anteprime serali proiettate al Teatro Greco.

 

Il film di Gianpaolo Tescari è quello che ha acceso le maggiori discussioni con consensi e dissensi molto pronunciati. E’ la storia di una coppia agiata - lui un fisico di fama, lei una nota coreografa - che si sfascia, quando la donna decide di aiutare un profugo curdo. La vicinanza con l’altro fa esplodere la gelosia, i timori razziali, le paure che sedimentavano nell’animo dell’intellettuale, apparentemente moderno e progressista. La scelta di dare a questo personaggio i connotati di un ebreo americano, aggiunge un elemento intrigante in più ad una storia che mescola psicologia e politica, arte e istinti primordiali, realtà e incubi della mente. Il film è girato in una Trieste che restituisce l’immagine di una città viva e pulsante, del tutto prima di connotati turistici. Gli è stato rimproverato di poco rispetto verso gli ebrei, visto che tale è il personaggio il cui animo nasconde paure e diffidenze razziste. L’abiezione non regge, quando si tenga conto che il discorso del regista riguarda pulsioni e timori che solo casualmente albergano nell’animo di un personaggio identificato più per la sua qualifica d’intellettuale moderno che non per quella d’israelita.

Parla d’emigrazione, anche se in modo più grezzo, anche Apnea, un giallo sociale basato sulle investigazioni condotte da un giornalista sportivo sulla morte di un suo compagno di gare di scherma. La ricerca fa venire allo scoperto una sordida campagna d’occultamento delle morti d’emigrati costretti a lavorare in condizioni disperate nelle concerie venete. Il film è generoso da un punto di vista sociale, ma ben poco solido sul versante stilistico e molto debole su quello dell’interpretazione.

I due titoli degli autori affermati, Ettore Scola e Dario Argento, hanno in comune una prevalente destinazione televisiva, ma sono sparati da reste incomparabili.

Il film su Sergio Amidei è un documentario straordinario che, attraverso l’analisi della vita e del lavoro di uno dei creatori del neorealismo, rivisita un’intera stagione di gran cinema, quello del maestro del brivido si limita ad allineare una serie di piatte citazioni hitchcockiane, ponendole al servizio di una storia banale, ambientata in una Torino già vista mille volte e affidate ad interpreti dalle capacità espressive scarse.

In definitiva la presenza italiana a quest’edizione del Taormina BNL FilmFest non ha convinto del tutto, se si escludono i lavori di Gianpaolo Tescari e le belle intuizioni d’Ettore e Silvia Scola.