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La metamorfosi ···· La metamorfosi ···· Hot

La metamorfosi ····

ImageFranz Kafka (1883 - 1924) è una delle figure più indicative della letteratura moderna centroeuropea, una personalità talmente importante da aver originato un aggettivo, kafkiano, comunemente usato come sinonimo di misterioso, incubico. Scrisse molti racconti e alcuni libri, vari dei quali rimasti incompiuti e pubblicati dopo la sua morte. La metamorfosi (Die Verwandlung, 1916) è fra i suoi racconti più noti, vi si narra del giovane commesso viaggiatore Gregor Samsa che, una mattina, si sveglia trasformalo in insetto immondo. I familiari lo rinchiudono in una stanza e lo nascondono a tutti. Solo la sorella Rita, nello spettacolo Grete, prova ancora affetto e pietà per lui. Il padre deve rimettersi a lavorare per sostituire il reddito che prima veniva dal figlio, la madre lo abbandona progressivamente. La soluzione – liberazione verrà con la domestica che lo schiaccia e getta nella spazzatura.

I temi affrontati sono molti: si va dalle relazioni familiari – lo scrittore, similmente al personaggio del racconto, ebbe un rapporto turbolento con il padre – alla collocazione nella società, allo smarrimento per l’incomprensione del mondo che ci circonda, alla solitudine e al fastidio verso i diversi. La compagnia catalana La fura dels Baus presenta una straordinaria versione teatrale di questo racconto appoggiandosi ad una lettura che, fra le varie possibili, punta su i rapporti fra figli e genitori, fra conformismo ed irregolarità. In questa proposta Gregor diventa un giovane che sogna l’evasione e l’amore contro un lavoro ripetitivo e spersonalizzante, la sua trasformazione in altro non avviene a livello fisico, ma mentale. Allo stesso modo i familiari incarnano una realtà e un realismo destinati a trionfare, crudelmente (l’uomo –insetto è ucciso dalla madre), ma anche gioiosamente. La rappresentazione si basa su un cubo di vetro in cui è rinchiuso il protagonista e su pochi oggetti scenici spostati a vista che simboleggiano la vita familiare quotidiana. C’è un ampio e funzionale uso di proiezioni, materiali video, mentre una scenografia a tende bianche mobili funziona come una sorta di diaframma fotografico che isola momenti particolari della scena. Una dato interessante è riservato alla televisione, unico oggetto da cui il recluso non si spara mai, simbolo di un mondo di falsi sogni e irrealtà che rimane come univa concessione ad una vita disperata.
valutazione: 1 2 4 5

Testo: La Metamorfosi di Franz Kafka; regia: Alex Ollè;  testi: Javier Daulte; scenografia: Roland Olbeter;  video: Franc Aleu, Emmanuel Carlier;  costumi: Catou Verdier; musiche: Josep Sanou; luci: Pere Capell, Javier Daulte, Àlex Ollé; interpreti: Ruben Ametllé, Angelina Llongueras, Artur Trias, Sara Rosa Losilla, Isak Férriz.

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