Il Festival Teatrale dell’Antico Acquedotto, giunto alla quarta edizione (10 – 23 Luglio), è una rassegna abbastanza singolare che nasce dalla valorizzazione di un manufatto storico di grande prestigio, onusto di secoli e che dissetava l’intera città partendo da Cavassolo (località La presa) sino ad arrivare in quella che ora è l’area del Porto Antico. A quest’intento si uniscono sia la sfida di fare e portare il teatro in luoghi e scenari particolari, sia il tentativo di dare spazio a gruppi teatrali avanzati, composti soprattutto di giovani.
Anima di quest’iniziativa sono un attore affermato, Mauro Pirovano, e un operatore culturale e regista, Mirco Bonomi, profondamente radicati nella Val Bisagno. Quest’ultima è un altro importante protagonista del progetto, nel senso che offre paesaggi e scenari spesso semisconosciuti. La saldatura fra i vari momenti è offerta dalle passeggiate, guidate da dotti accompagnatori, che si snodano sui percorsi più affascinanti della vallata e che terminano sistematicamente con una stundaiata. Messa in scena teatrale che nasce da un termine dialettale, stundaio, che lo stesso Eugenio Montale (1896 - 1981) giudicava intraducibile e riassumibile in una sottile condizione dell’anima genovese in cui si mescolano orgoglio, timidezza e diffidenza. Riportato in termini di rappresentazione teatrale quest’atteggiamento, si trasforma in un quasi dialogo con gli spettatori in cui si riversano critiche verso tutto e tutti, mescolate all’orgoglio di essere nati e vivere in questa terra, ove nulla va bene, ma è pur sempre la migliore di tutte. Un modo di collegarsi con il pubblico di cui Mauro Pirovano è un vero maestro, come dimostrano anche i suoi monologhi, primo fra tutti Mauro garibaldino per caso da cui emerge un rapporto critico e affettuoso con il padre della patria Giuseppe Garibaldi. A questo spettacolo, che concluderà l’attuale edizione della manifestazione, se ne aggiungono altri quattro (Odissea con DJ – Il grande tempio – La spremuta – Borracho on the road) messi in scena in luoghi non canonici: sagrati di chiese, ville pubbliche, parcheggi di supermercati. Il tutto - non è cosa da poco - a ingresso gratuito. Sono della partita anche alcune associazioni culturali che operano sul territorio.