Sam Garbarski regista dell’apprezzato Irina Palm (2007) firma una commedia ambientata negli Stati Uniti, particolarmente a New York, con personaggi yankee credibili ma, nello stesso tempo, con uno sviluppo narrativo molto europeo che ricorda, nel bene, due cineasti quali Billy Wilder ed Ernst Lubitch che hanno realizzato molto della loro produzione proprio oltreoceano.
Vijay - Il mio amico indiano, titolo meno funzionale del originale Vijay and I (Vijady ad io), è una commedia non certo nuovissima come idea di base ma che funziona grazie ad una certa lievità della regia e ad un cast di buon livello, soprattutto il tedesco Moritz Bleibtreu interprete perfetto all’interno di un personaggio sempre a rischio di cadere nel grottesco o nel melodrammatico. Già interprete di Lola corre (Lola rennt - 1998) di Tom Tykwer e Le particelle elementari (Elementarteilchen – 2006) per cui è stato insignito alla Mostra del cinema di Berlino dell'Orso d'argento quale migliore interprete. Il protagonista, Will, è un attore di talento che da anni è soggiogato dal suo personaggio più noto: un coniglietto verde scalognato protagonista di una fortunata trasmissione televisiva per i più piccoli. Il giorno del suo quarantesimo compleanno, un venerdì tredici, è convinto che nessuno se ne ricordi per cui, sconcertato e deluso, decide di raggiungere un suo amico ristoratore indiano che ha deciso di festeggialo con mini torta. In realtà, la figlia aveva organizzato, con tutti gli amici di famiglia, una festa a sorpresa che non era andata in scena per il ritardo della madre e moglie, consulente di coppie, impegnata in una seduta particolarmente turbolenta. Lungo il tragitto verso il ristorante un ubriaco deruba l’attore dell’auto e si schianta rimanendo carbonizzato tra i rottami. La Polizia è convinta che il cadavere sia il suo e lo dà per morto. A questo punto il protagonista decide di sapere cosa realmente pensavano di lui amici e conoscenti e si trucca da un distinto e galante Sikh, Vijay Singh, amico del defunto, per partecipare al proprio funerale. Scopre molte cose positive ma anche di essere stato più sopportato che amato dalla moglie che accetta la corte di Vijay condividendo con lui lunghe notti d’amore. Quando viene scoperto dalla figlia e poi dalla moglie, sarà costretto a fare una scelta se rimanere l’affascinante asiatico o tornare ad essere il poco interessante Will. Pur realizzato con una certa piacevolezza, a tratti diventa eccessivamente ripetitivo con ripetuti cliché tutt’altro che non entusiasmanti. Inoltre, senza voler entrare troppo nell’intimo, la moglie non lo riconosce perché si è depilato il petto e non nota altri particolari, i genitori non hanno dubbi, i suoceri nemmeno così come tutti gli amici. Nel ruolo del ristorare indiano e suo complice Danny Pudi, attore di origine indiana con madre polacca noto soprattutto per sit com di cui è protagonista di successo da anni.