Davide Giusto (un italiano che vive a Melbourne) e Ruth Borgobello (un’australiana con padre di Gorizia) hanno creato una casa di produzione, la Mondo Studio Film, per seguire il sogno di realizzare il primo film della donna. Sposati, grintosi, hanno impiegato otto anni per riuscire a portare in porto questo loro progetto con la collaborazione dell’esperto Claudio Saraceni, attualmente alla guida di Ideacinema.
Giustamente si vantano di avere firmato la prima coproduzione italo-australiana, ma la realtà estera è rappresentata da una società al suo debutto nel cinema con titolari che affrontano questa realtà con entusiasmo ma non con esperienza. La storia raccontata è per molti versi autobiografica, descrivendo – seppure romanzati – momenti della vita di Giusto, compreso la morte del migliore amico. E’ una commedia drammatica ove cui tutto volge ai sentimenti, con l’impressione di cercare a tutti i costi la commozione da parte del pubblico. Si svolge in buona parte ad Udine e in tutta la regione (oltre ad avere ricevuto l’appoggio del MIBACT, ha ottenuto finanziamenti ed agevolazioni dalla Friuli Venezia Giulia Film Commission, dal Fondo Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia e dal triestino Fantastificio) che ha ritenuto di sostenerli in maniera notevole. Sicuramente l’ambientazione mette in evidenza le bellezze del Friuli (la regista ha realizzato anche un promozionale commissionato dalla Regione) ma mette a nudo l’attuale scarso valore dei realizzatori. E’ vero, la regista ha dovuto fare i conti con un budget limitato usando attori poco noti e spesso al loro debutto cinematografico, ma il risultato finale è realmente modesto tanto che si prova un certo imbarazzo nel recensirlo. La buona volontà si vede in ogni scena, in ogni elemento del cast artistico e tecnico ma il risultato non riesce a soddisfare. Anche il co-sceneggiatore Mario Mucciarelli, che divide la responsabilità dello script con la regista, è al suo primo lavoro per il cinema. Il film, presentato lo scorso anno al Festival di Roma, è ora distribuito in un numero limitato di sale. Una curiosità, le vendite all’estero sono in gran parte per la fruizione su voli, non per sale cinematografiche. Un ex chef talentuoso che per sobbarcare il lunario lavora come operaio e crede di dovere rinunciare per sempre ai suoi sogni, durante una cena da lui preparata conosce la titolare di un noto ristorante australiano che, assaggiando i suoi piatti, gli offre di lavorare da lei oltreoceano. Non ha il coraggio di partire ma la morte di un amico che lo spronava ad accettare e l'incontro con Olivia, una ragazza australiana affascinante e piena di vita capitata casualmente ad Udine, gli permettono di trovare la forza per vedere più ottimisticamente il futuro.