Stephen William Hawking (1942) è un fisico, matematico, cosmologo e astrofisico britannico, fra i più importanti e conosciuti del mondo, noto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri e l'origine dell'universo. Affetto dalla malattia del motoneurone, un’infermità terribile che lo ha costretto su una sedia a rotelle e, in seguito a una tracheotomia, obbligato a comunicare attraverso un sintonizzatore vocale, ha continuato il suo lavoro di studioso ottenendo moltissimi riconoscimenti accademici.
James Marsh gli ha dedicato il film biografico La teoria del tutto (The Theory of Everything) che ripercorre la vita dello scienziato dalla giovinezza, con stato di salute relativamente buono, sino alla malattia, all’operazione che lo priva della parola e alla consacrazione a livello mondiale. La straccia seguita, più che quella della carriera accademica, percorre le vicende personali di questo testimone della preminenza dell’attività celebrale su quella fisica, del cervello sul corpo. Ne deriva un’attenzione del tutto particolare alla relazione con la prima moglie, Jane Wilde, sposata all’inizio degli anni sessanta e dalla quale ha divorziato nel 1991 dopo aver avuto con lei tre figli: Robert, Lucy e Timothy, e a quella, per la verità trattata in maniera più defilata, con la seconda consorte, Elaine Mason, sua ex- infermiera personale sposata nel 1995 e dalla quale ha divorziato nel 2006. Una complessa storia di relazioni sentimentali quasi impossibili, tese a testimoniare la preminenza dell’affetto e dell’intelligenza sui fattori fisici. Ne nasce un film giocato per buona parte sulle doti dell’interprete principale Eddie Redmayne che, non a caso, ne ha ricavato una candidatura quale migliore attore protagonista ai Premi Oscar 2015.