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La prima linea ··· La prima linea ··· Hot

La prima linea ···
Fra le molte cose che fanno male al cinema, c’è la moda, che purtroppo dura da anni e della quale non si vede la fine, di affrontare i film facendo leva, soprattutto, sulla forza d’evento che sono in grado di sviluppare. Le vicende di La prima linea, il film che Renato De Maria ha tratto liberamente dal libro Miccia Corta, una storia di Prima Linea dell’ex terrorista di Sergio Segio, sono rappresentative di questo stato di cose. Prima ancora che l’opera fosse portata a termine si sono levate molte le voci per deprecare l’operazione. Non si è comportato in modo diverso il ministro Sandro Bondi che, dopo averlo visto, ha detto che, anche se non costituisce un'apologia del terrorismo, tuttavia il ricordo dei delitti commessi in quegli anni imporrebbe di non usare fondi pubblici per finanziare questo genere di film.

Questo groviglio di polemiche e l’eco che hanno avuto sui media rendono difficile un’analisi serena dell’opera. Diciamo subito che il regista ha scelto di far rivivere solo alcune fra le esperienze di vita del delinquente politico, proponendole in flash back mentre con un gruppo di fedelissimi si avvia a far evadere dal carcere di Rovigo, 3 gennaio 1982, alcune detenute fra cui l’amata Susanna Ronconi. Una decisione narrativa che elimina sin dall’inizio qualsiasi intento di storiografia degli anni di piombo puntando, invece, sulla rappresentazione della storia d’amore fra due fuorilegge. Un percorso che guarda più al cinema americano criminale degli anni quaranta – da Una pallottola per Roy di Raoul Walsh (High Sierra, 1941) a Duello al sole di King Vidor (Duel in the Sun, 1948) – che non alla cronaca politica e criminale. Ne nasce un film ben costruito, non privo di momenti pregevoli, generalmente neri com’è elle corde di un cineasta che ha firmato titoli come Hotel Paura (1996) e Paz! (2002). In altre parole un racconto in cui la vicenda sentimentale di due eroi maledetti tende a prevalere sulle riproposizioni cronachistiche e politiche che rimangono costantemente in secondo piano, solo evocata da fotografie e filmati d’epoca.

valutazione: 1 23 4 5

Regia: Renato De Maria; soggetto dal libro Miccia Corta, una storia di Prima Linea di Sergio Segio; sceneggiatura: Fidel Signorile, Ivan Cotroneo, Sandro Petraglia; interpreti: Michele Alhaique, Francesca Cuttica, Marco Iermanò, Anita Kravos, Awa Ly, Lucia Mascino, Giovanna Mezzogiorno, Fabrizio Rongione, Riccardo Scamarcio, Daniela Tusa; produttori: James Atherton, Andrea Occhipinti, Jan Pace; musica: Max Richter; fotografia: Gianfilippo Corticelli; montaggio: Marco Spoletini; ricerca attori: Francesco Vedovati; scenografia: Igor Gabriel, Alessandra Mura; società produttrici: Lucky Red, Radio Télévision Belge Francophone (RTBF), Les Films du Fleuve, Rai Cinema, Sky Cinema, Medusa Film, Quickfire Films, Film Commission Torino-Piemonte, Eurimages, Wallimages, Tax Shelter ING Invest de Tax Shelter Productions, Inver Invest, Le Tax Shelter du Gouvernement Fédéral de Belgique; nazionalità: Italia / Belgio / Gran Bretagna / Francia; anno di edizione: 2009; durata: 100 min.


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