Meno peggio di Knight of Cups (2015) e To the Wonder (2012) ma sicuramente lontanissimo dai suoi titoli migliori quali La sottile linea rossa (The Thin Red Line, 1998) o I giorni del cielo (Days of Heaven, 1978), l’ultimo film realizzato da Terrence Malick conferma una sua ormai consolidata perdita di originalità e di capacità realizzativa.
Il settantaquattrenne regista sembra avere definitivamente dimenticato un passato che gli era valso varie nomination agli Oscar per accontentarsi di proporre prodotti decorosi ma assolutamente privi di feeling con il pubblico. Forse, se condividesse la scrittura con un altro sceneggiatore, potrebbe riuscire ad essere meno superficiale nella definizione di storia e personaggi, regalando un qualche cosa che positivamente rimanga nella memoria. La produzione gli ha messo a disposizione attori di prestigio quali Ryan Gosling, Rooney Mara, Michael Fassbender, Val Kilmer, Natalie Portman e Cate Blanchett ma lui non ha saputo trovare per loro figure interessanti e una storia che regga le due ore della durata del film. Song to Song non approfondisce mai nulla, fa passare sullo schermo immagini che difficilmente raccontano qualcosa, tutto è visto nella sua epidemicità. Anche temi interessanti scorrono senza lasciare traccia, creando aspettative che non riesce a trasformare in scene che trasmettano qualcosa. Amore e tradimento, voglia di vendetta e perdono, felicità e dramma sono più detti che non raccontati, appiattendo in maniera imbarazzante una storia in cui i due triangoli amorosi e quant’altro avrebbero potuto sfociare in una commedia che teneva presente le esigenze di chi al cinema chiede opere di buon interesse. Raro vedere sprecate le potenzialità di tanti interpreti in una sola volta. Ryan Gosling è un musicista specializzato nel rovinarsi la vita sbagliando tutto lo sbagliabile: difficile pensare che sia lo stesso interprete candidato al Oscar per La La Land (2016). Analogo discorso per il suo produttore a cui Michael Fassbender dà solo esteriorità senza mai riuscire a rendere le problematiche: qualche espressione del volto e nulla più. Rooney Mara, ottima in Carol (2015) e Millennium - Uomini che odiano le donne (The Girl with the Dragon Tatto, 2011), qui non convince nel ruolo di innamorata del musicista. Ancora più deludente Natalie Portman quale cameriera che creerà non pochi problemi nel già complesso menage dei tre. Varie scene del film sono state girate durante l'Austin City Limits Festival 2012 e moltissime sono le immagini basate sull’esibizione di notissimi artisti, alcuni impegnati in cammei. Il resto è stato tutto realizzato in contemporanea con Knight of Cups di cui ha mantenuto vari interpreti. Pronto da anni, è stato tenuto fermo e presentato solo a marzo di quest’anno – è uscito subito dopo all’assegnazione delle statuette a Hollywood che non hanno premiato Ryan Gosling – per sfruttare il trascinamento mediatico che non c’è stato. Non amato dal pubblico e dalla critica, al box office è stato un autentico flop. Giovane musicista rincorre il successo con l'aiuto della compagna cantautrice e del suo produttore. Tra i tre si stabilisce un legame che va oltre il semplice rapporto professionale e che coinvolge presto anche giovane cameriera. Nasce così una relazione pericolosamente intima e passionale in bilico tra amore e tradimento.