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Gli invisibili Gli invisibili Hot

Gli invisibili

Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
Time Out of Mind
Sceneggiatura
Oren Moverman dal soggetto scritto da Jeffrey Caine e Oren Moverman.
Interpreti
Richard Gere, Ben Vereen, Jena Malone, Steve Buscemi, Danielle Brooks, Geraldine Hughes, Yul Vazquez, Jeremy Strong, Brian d'Arcy James, Tonye Patano, Colman Domingo, Maria-Christina Oliveras, Victor Pagan, Miranda Bailey, Anjili Pal.
Nazionalità
Anno
Durata
120

Richard Gere è – quasi – l’attore di un solo film noto, Pretty Woman (1990) di Garry Marshall. E’ vero, ha interpretato quasi una sessantina di titoli ma solo questo è restati saldo nell’immaginario collettivo. Non più dotato di un fascino inossidabile, cerca di rimanere sulla cresta dell’onda producendo e interpretando Gli invisibili scritto e diretto dal cinquantenne Oren Moverman, un cineasta con un passato da giornalista.

Si ha l’impressione che l’attore statunitense, privo di storie che lo interessassero, volesse dimostrare con quest’opera le sue doti da grande attore, al contrario deve accontentarsi di recitare come sa, di essere affascinante magari suonando da par suo pianoforte o tromba. La sceneggiatura era nel suo cassetto da oltre 10 anni senza mai trovare nessuno disposto a rischiare per portarla sullo schermo fino a quando lui ha deciso di intervenire in veste di produttore. La storia, che racconta alcuni giorni nella vita di un senzatetto newyorchese, era stata scritta addirittura negli anni ottanta. Le croste sul volto e il suo cappotto sdrucito suggeriscono che la vita non sia esattamente benigna per il protagonista di questo terzo film dello sceneggiatore e regista. Lo incontriamo nel momento in cui è cacciato sulla strada, con tutti i suoi poveri beni, da un appartamento abbandonato e decadente. Da quel momento è un vero senzatetto e presto si adatta a chiedere l’elemosina, a passare la notte in tristi dormitori, a non attendersi più nulla dalla vita. Il film ha un taglio quasi documentaristico e predilige la staticità di immagini realizzate senza fretta piuttosto che una sceneggiatura in cui accada qualcosa. Il protagonista non è certo aiutato dal regista a rendere memorabile il personaggio di quest’uomo che non ha il coraggio di dire alla figlia quanto le vuole bene. L’autore ha scritto e diretto il buon The Messenger (2009), proiettato al Sundance e al Festival di Berlino. Questo è il suo terzo film e arriva sui nostri schermi con due anni di ritardo dall’uscita internazionale. Il cineasta ha voluto realizzare un’opera minimalista il che e ha privato l’attore dei suoi scatti da piacione per renderlo triste e disperato soltanto con l’aiuto di una barba incolta. Troppo poco per riuscire a ricostruire l’intensità di un personaggio particolarmente drammatico. Finale a dir poco scontato. Un uomo disperato, non avendo niente a cui aggrapparsi, vaga per le strade di una New York priva di umanità, senza nessuno che lo ospiti allora cerca rifugio al Bellevue Hospital centro di accoglienza per senzatetto di Manhattan. L'ambiente è duro, con persone sole che vivono nella miseria più completa. Quando riuscirà a fare amicizia con un veterano del centro, comincerà a riacquistare la speranza d accoglienza per senzatetto di Manhattan. L'ambiente è duro, con persone sole che vivono nella miseria piùi potere ricostruire la propria vita.

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opinioni autore

 
Gli invisibili 2016-06-14 08:43:39 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
5.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    14 Giugno, 2016
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