Di solito gli scenari di guerra suggeriscono al cinema storie drammatiche o avventurose ed è raro che diano vita a vicende che sanno mantenere un giusto equilibrio fra tragedia e commedia. Ci riesce lo spagnolo Fernando León de Aranoa (1968) con Perfect Day (Un giorno perfetto) la cui sceneggiatura nasce dal racconto Dejarse Llover (Lasciate piovere, 2005) di Paula Farias (1968), una dottoressa con molte esperienze in zone di guerra o stravolte da cataclismi dove è andata, prima, con Greenpeace poi, con Medici senza frontiere.
Siamo nel 1955, in una regione della ex – Jugoslavia pochi giorni dopo che è stato siglato l’accordo di pace fra serbi e cosovari. Qui un gruppo di volontari dell’organizzazione Aiuti oltre le frontiere è impegnato ad estratte un cadavere gettato in un pozzo da una delle fazioni in guerra per impedire agli abitanti di un piccolo villaggio di avere acqua non inquinata. L’operazione è di quelle di routine, ma si complica quanto di spezza la corda che sta portando in superfice la salma. Sembrerebbe un incidente banale, senonché non si riesce a trovarne un’altra: nel paesino non ce ne sono, l’emporio più vicina di corde ne ha molte, ma non le vuole venderle a gente che considera nemica mentre al centro che coordina gli aiuti e ospita i militari delle Nazioni Unite hanno altro a cui penare. In breve ai quattro volontari e all’interprete che viaggiano su due auto non resta che arrangiarsi tentando di rubare la corda a cui è legato un cane feroce o farsi prestare quella che regge la bandiera di una delle etnie in conflitto. La soluzione sarà quella di utilizzare il cappio con cui sono stati impiccati i membri della famiglia di un ragazzino che si è aggregato ai volontari strada facendo. Tutto inutile: i militari con il basco blu impediranno all’ultimo minuto l’estrazione del cadavere, visto che gli accordi di pace hanno assegnato quella zona a una cera etnia e spetta ai rappresentanti legali di quelle genti, per quanto lontani, fantomatici e incapaci, procedere al disinquinamento del pozzo. Per fortuna arriverà una forte pioggia che porterà in superfice il morto, risolvendo il problema. Il regista misura mirabilmente dramma e ironia riuscendo a dare un quadro terribile e umanissimo di un’immane tragedia. E’ un film che segue la medesima strada de I lunedì al sole (Los lunes al sol, 2002), quella di derivare da una piccola storia quotidiana un quadro tragico e orribile.
