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Fortuna e sfortuna del nome ··· Fortuna e sfortuna del nome ··· Hot

Fortuna e sfortuna del nome ···

Fortuna e sfortuna del nome
Fortuna e sfortuna del nome

 

La scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova è una realtà, culturale e professionale, di prim’ordine. Da essa sono usciti alcuni dei nomi di spicco della scena contemporanea e altri ne annuncia il saggio finale di quest’anno. E’ un testo dello spagnolo Pedro Calderón de la Barca (1600 –1681), Fortuna e sfortuna del nome (Dicha y desdicha del nombre, opera d’incerta datazione, la cui prima notizia data da un volume edito a Madrid nel 1662), che ha consentito ai giovani attori di cimentarsi con le difficoltà e i rischi del teatro tradizionale. Il testo, prima di tutto, si tratta di un’opera di genere che sfrutta a piene mani alcuni elementi tipici del teatro comico, come lo scambio dei nomi, le situazioni che generano equivoci a ripetizione, gli amori che sbocciano inarrestabili e improvvisi, destinati a un sicuro lieto fine. Nel caso specifico si tratta di un giovanotto che deve portare un’importante messaggio a un nobile tedesco appena giunto a Milano, latore è signore di Parma.

Tuttavia, proprio in quelle ore, ha la speranza di un incontro galante con l’amata tenuta in stretta segregazione dal fratello. La soluzione sembra essere quella di mandare un amico in sua vece, ma la cosa si rivelerà tutt’altro che semplice e densa di qui pro quo. Un testo ben poco originale che Anna Laura Messeri ha affrontato con grazia e intelligenza, offrendo ai giovani interpreti, studenti del primo corso di qualificazione della scuola, un’occasione importante per mettere alla prova le loro capacità. Va detto subito che alcuni hanno subito dimostrato una bela padronanza della scena e capacità tutt’altro che banali. Ai primi posti tre donne - Irene Villa, Barbara Alesse e Antonietta Bello – che insaporiscono la storia con la loro fisicità e si fanno facilmente perdonare alcune inevitabili incertezze. Vengono, poi, i tre attor giovani - Gianmaria Martini, Manuel Filarelli e Dario Aita – già in possesso di una bella sicurezza.

 valutazione:  1  23 4 5

Testo: Pedro Calderon de la Barca (1660-1681); regia e adattamento: Anna Laura Messeri; prima traduzione italiana: Marco Taddei e Anna Laura Messeri; interpreti: Dario Aita, Barbara Alesse, Antonietta Bello, Filippo Berti, Maximilian Dirr, Fabrizio Maiocco, Gianmaria Martini, Davide Pedrini, Irene Villa, Manuel Zicarelli, con la partecipazione di attori neo-diplomati quali Andreapietro Anselmi, Davide Mancini e, a sorpresa, alcuni altri; canzoni: Silvia Piccollo; danza: Claudia Monti; luci: Stefano Ciraulo.
  

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