Antonio Tagliarini è un teatrante di difficile, quasi impossibile, catalogazione. Inadeguato definirlo performer in senso stretto, riduttivo considerarlo un semplice comico monologante, impossibile incasellarlo nella categoria dei ballerini. Questartista usa tutti questi modi espressivi, ma lo fa senza prediligerne nettamente uno rispetto agli altri. I suoi spettacoli diventano, in questo modo, una sorta dinsiemi di spunti che rimandano, o semplicemente citano, larte del corpo, la chiacchierata comica, il ballo; questo senza che alcuno di tali elementi prevalga sugli altri e, questo è difetto di non poco conto, raggiunga forma compiuta.
Prendiamo, ad esempio, questo Show che inizia con tredici minuti, è lo stesso interprete a misurarli, di danza performance, poi muta radicalmente in chiacchierata con il pubblico per la verità non molto divertente per poi diventare una sorta di comica in cui linterprete assume veste a voce femminili, creando una donna che cerca lo stesso Antonio Tagliarini senza riuscire a trovarlo a causa della molteplicità degli aspetti che assume. Aspetti che sfumano gradualmente, sino a scomparire lasciando spazio a una pagina pressoché bianca. Ebbene ciascuno di questi momenti, più lultimo degli altri, mostra qualche pregio sia interpretativo sia inventivo, ma nessuno è portato a compimento. Il risultato è un testo ambiguo nella forma e nella proposta, una sorta di assaggio di ciò che potrebbe essere e non è.
valutazione: 1 2 3 4 5
Produzione con il sostegno di Rialto SantAmbrogio, Centro Artistico Il Grattacielo di Livorno e Armunia Festival Costa degli Etruschi; di e con: Antonio Tagliarini; collaborazione artistica: Daria Deflorian, Fabrizio Bianchi; elaborazione maschere: Fabrizio Bianchi, Roberta Spegne; disegno luci: Antonio Tagliarini, Leonardo Bucalossi.