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La bottega del caffè di Carlo Goldoni ruota attorno a vari personaggi, tra cui un napoletano chiacchierone che tesse insidie ai frequentatori di una piazza veneziana, le cui vicende si snodano intorno a una caffetteria, a una sala di barbiere e a una bisca. L’ultima versione di questo testo - una coproduzione della Compagnia Gank, Teatro Stabile di Genova e Festival Teatrale di Borgio Verezzi, dove lo spettacolo ha esordito la scorsa estate - è affidata ad Antonio Zavatteri, uno dei fondatori della Compagnia Gank. Il regista guida un gruppo di bravi attori, tutti passati dalla Scuola del Teatro Stabile di Genova, fra cui Alberto Giusta, Lisa Galantini e Aldo Ottobrino.
Nella commedia si sviluppa un intreccio ricco d’intrighi in cui sono coinvolti tutti i personaggi, alle spalle dei quali trama l’impiccione Don Marzio, che tenta in tutti i modi di mettere zizzania tra i protagonisti, in particolare tra le coppie composte, rispettivamente, dal mercante Eugenio con la moglie Vittoria e dal sedicente Conte Leandro con la consorte Placida. Mentre il caffettiere Ridolfo tenta in tutti i modi di fare da paciere, Don Marzio perderà di mano la situazione, andando oltre alla sua stessa volontà di curarsi sempre degli altrui affari.
E’ una convincente prova corale della compagnia, con personaggi ben caratterizzati sia nell’interpretazione, sia nei costumi (a cura di Laura Benzi, così come le scene). Al regista il merito di avere realizzato una rappresentazione vivace e ben composta, in cui un classico del teatro assume una forza del tutto moderna, pur mantenendo un’adeguata distanza dai modelli tradizionali settecenteschi, in linea con lo spirito di ricerca tipico di questo ensemble.
valutazione: 1 2 3 4 5
Testo: Carlo Goldoni (1707 – 1793); regia: Antonio Zavatteri; scene e costumi: Laura Benzi; luci: Sandro Sussi; interpreti: Alberto Giusta, Filippo Dini, Aldo Ottobrino, Alex Sassatelli, Alessia Giuliani, Lisa Galantini, Mariella Speranza, Massimo Brizi, Maurizio Lastrico.