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Il fantoccio ···

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Il fantoccio

Nella stagione 2007/2008, l’ETI Ente Teatrale Italiano ha selezionato dieci progetti artistici innovativi, volti alla formazione di giovani attori, al fine di promuovere nuove creatività a livello nazionale. La compagnia del Teatro della Tosse ha partecipato al concorso dell’ETI, con il progetto triennale Facciamo insieme teatro, curato da Massimiliano Civica e risultato uno dei dieci vincitori del bando. Il progetto ha previsto la selezione di sei giovani attori, che, nel corso di tre anni, fossero guidati da un capocomico (uno differente per ogni stagione) nella realizzazione di uno spettacolo. Quest’anno è toccato a Marco Manchisi scortare gli emergenti interpreti della compagnia della Tosse nel loro percorso, che li ha portati alla messinscena di uno spettacolo, da lui stesso ideato, scritto e diretto.  

Il Fantoccio, risultato di questo periodo di lavoro, ha debuttato nella Sala Dino Campana del Teatro della Tosse e verrà presentato a maggio in una rassegna dedicata ai dieci progetti scelti dall’ETI. Lo spettacolo di Manchisi, artista dall’importante formazione e capace di coniugare con originalità la tradizione alla sperimentazione, è una riflessione sul mestiere del teatrante, sul teatro, ma anche sull’esistenza. Un impiegato prossimo alla pensione va in un teatro inagibile per sollecitare gli attori ad abbandonarlo, ma si trova inaspettatamente coinvolto in prima persona nella rappresentazione di scene tratte dalle tragedie di Shakespeare, attraverso le quali rivive momenti della propria esistenza, che lo costringono ad una riflessione su problemi irrisolti con i suoi familiari. Il testo del Fantoccio è ricco di citazioni di matrice teatrale ma anche letteraria e pittorica. Quando il protagonista entra nel teatro, si dilunga in un monologo incentrato sul mito della caverna di Platone, in cui la scena è associata ad un antro nel quale gli attori sono costretti ad osservare il fondo della caverna, percependo la vita come ombre che si proiettano sullo sfondo del palcoscenico; passando poi attraverso Lucrezio e Goethe, l’autore trova quindi ispirazione nelle più famose tragedie shakespeariane, Re Lear, Macbeth, Otello e Amleto, nei quali protagonisti l’impiegato identifica i propri familiari; Francisco Goya ha infine suggerito a Manchisi l’atmosfera e i personaggi, per i quali il regista ha preso spunto dalla galleria dei ritratti del pittore spagnolo. 
Il Fantoccio è dunque uno spettacolo intenso e ricco di spunti, in cui però, nonostante l’ottima intenzione, lo spettatore corre il rischio di perdersi.

valutazione: 1 2 3 4 5

Testo regia e spazio scenico: Marco Manchisi Costumi: Bruno Cereseto Interpreti: Alberto Bergamini, Silvia Bottini, Carla Buttarazzi, Alessandro Damerini, Luca Ferri, Marco Manchisi, Lupo Misrachi, Sara Nomellini, Valeria Pilia

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